L’MLS, acronimo di Major League Soccer, è il campionato di calcio del Nord America, che negli ultimi anni ha acquistato una buona visibilità mediatica. Dopo aver realizzato di essere molto indietro nello sport più popolare al mondo, il governo statunitense e quello canadese hanno promosso vari incentivi per favorire lo sviluppo di strutture e personale legato al calcio.
Nonostante ciò, le strutture già esistenti si sono rivelate adeguate per lo più a livello giovanile, permettendo al calcio nordamericano di sfornare promesse come Pulisic, McKennie, Dest, Davies e David.
La tendenza principale che ha però attirato l’attenzione dell’Europa, è la scelta di favorire l’acquisto di top players a fine carriera. Questi giocatori, che spesso per soldi finivano in Cina o in Medio Oriente, avrebbero avuto la possibilità di guadagnare e vivere in una città degli Stati Uniti, magari Los Angeles o New York.
La notizia di Insigne accordatosi per giugno con il Toronto ha lasciato sorpresi tutti, dato che si tratta di un giocatore nel pieno della carriera. La volontà delle squadre nordamericane è chiara: non più solo vecchie glorie, ma anche campioni pronti a vincere.
Chi sono stati però, i primi calciatori a scegliere la pista americana? La risposta la dà Sky Sport, e noi ve la riportiamo.
Storicamente, i primi fuoriclasse ad essere ingaggiati in America furono Pelè, Cruijff e Beckenbauer, quando ancora il campionato si chiamava NASL e tante squadre attuali non esistevano.
Il primo, grande giocatore a scegliere la nuova MLS è stato David Beckham, che scelse i Los Angeles Galaxy. Grazie a lui è stata introdotta la regola del giocatore designato, o “regola Beckham”, che permette al club di avere tre giocatori con ingaggio superiore al salary cap. Questa norma aprì a tutte le squadre la possibilità di strapagare i giocatori europei, attirandoli nel proprio campionato.
Nel corso degli anni si sono accasati nel Nord America tanti, tantissimi giocatori provenienti dalla Premier League. Dopo Becks arrivarono Fredrik Ljungberg a Seattle e sua maestà Thierry Henry ai New York Red Bulls, entrambi ex Arsenal.
Ai LA Galaxy arrivò invece Robbie Keane, che aveva giocato per Liverpool e Tottenham fra le altre, e che riuscì a vincere ben tre campionati di MLS, di cui due con Beckham.
Sempre dalla terra della Regina Elisabetta, due grandissimi centrocampisti fecero le valigie per l’America. Prima Steven Gerrard, storico capitano del Liverpool, che scelse come tanti altri i LA Galaxy (di certo il fatto di vivere a Los Angeles aiuta nel giudizio). Poi il suo connazionale, l’ex Chelsea Frank Lampard, che invece sposò il progetto dei New York City.
Altre due leggende di Blues scelsero la via americana: niente di meno che Didier Drogba (Montreal e Phoenix) e Ashley Cole (anche lui con i Galaxy).
Anche il Manchester United è stato ben rappresentato oltreoceano. Il primo a partire alla volta dell’MLS fu Bastian Schweinsteiger, che ha concluso la sua carriera vincente fra Bayern e Red Devils con due anni nei Chicago Fire.
A seguirlo fu la leggenda di Old Trafford Wayne Rooney, che scelse il D.C United di Washington, e Zlatan Ibrahimovic, che ha completamente monopolizzato la visibilità dei LA Galaxy, squadra che decise di “sposare”, e del campionato in generale. L’ultimo a prendere l’aereo per Los Angeles da Manchester, fu Chicarito Hernandez.
Oltre alla Premier League, anche tanti altri campionati europei hanno mandato i loro fuoriclasse a fine carriera in America. Tanti italiani, fra cui Andrea Pirlo al New York City, Alessandro Nesta e Marco Di Vaio al Montreal Impact, e Sebastian Giovinco al Toronto (la futura squadra di Insigne).
Tante ex conoscenze della Serie A, come Kakà, passato dal Milan all’Orlando City. In Florida, troverà poi anche Antonio Nocerino a fargli compagnia. Recentemente, invece, la Juventus ha ceduto Gonzalo Higuaìn e Blaise Matuidi all’Inter Miami, squadra di proprietà di David Beckham.
Altri grandi nomi sono: David Villa, che con Pirlo e Lampard ai New York City ha formato un trio fenomenale; Bojan Krkic, ex Barcellona con trascorsi alla Roma e al Milan, che si è accasato a Montreal; Juninho Pernambucano, il maestro delle punizioni brasiliano che negli ultimi anni di carriera scelse i New York Red Bulls.
Attualmente, in MLS gioca anche l’americano Michael Bradley, ex Roma e attuale capitano del Toronto, proprio la squadra dove andrà Lorenzo Insigne.
Insomma, tanti grandi nomi, che hanno contribuito eccome a rendere l’MLS un campionato sempre più importante e competitivo.
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di Alessandro Colepio
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