di Alessandro Lucchini
La rivoluzione industriale 4.0 non accenna a fermarsi e continua spedita la compenetrazione tra mondo fisico e digitale. Giunti ad un punto di non ritorno, sia in termini di fattibilità che in termini di comodità, nessun aspetto della nostra esistenza potrebbe resistere senza la rete internet e tutto ciò che ne consegue. Dalle comunicazioni alle industrie, dal settore privato a quello pubblico: qualsiasi ambito sfrutta ed è dipendente dalla rete. Oltre a numerosi vantaggi, questa dipendenza porta inevitabilmente con sé anche delle insidie. Una delle più rilevanti è senza dubbio legata alle minacce informatiche.
Come illustrato dal rapporto dell’impresa private che si occupa di sicurezza informatica, ovvero la MicroTrend e dall’Osservatorio Cyber di CRIF, l’Italia è il Paese più minacciato d’Europa.
Minacce informatiche: gli attacchi ransomware i più diffusi
La principale minaccia che colpisce i nostri sistemi sono gli attacchi ransomware. Essi consistono in una presa in ostaggio di sistemi e dispositivi, seguita da una richiesta di riscatto. Tra i principali bersagli ci sono privati, aziende e anche ospedali. Un altro grande problema è legato alla quantità di dati sensibili che girano sul dark web. Credenziali email, numeri di telefono e altri dati personali che vengono rubati e venduti. Nel 70% dei casi l’indirizzo email è venduto insieme al numero di telefono, ciò ne aumenta l’appetibilità ma anche la pericolosità per l’utente derubato.
Oltre ad essere il primo Paese europeo, l’Italia è al quattordicesimo posto nella classifica dei Paesi più colpiti da scambio di dati di carte di credito. Per finire, entrambi i rapporti hanno evidenziato come la mail sia il luogo preferito per agganciare le vittime. Email ingannevoli e link fasulli sono le modalità principali con cui vengono hackerati i dati personali e sensibili.
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