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Milano, 80enne trovato morto nei navigli: è giallo tra le vie della movida

di Giorgio Stanga

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È di stamattina la notizia del ritrovamento, nelle vie della movida di Milano, del cadavere di un 80enne. Come riportato da Milano Today, il corpo sarebbe stato ritrovato nel Naviglio Pavese. A dare l’allarme è stato un passante, nella prima mattina, il quale ha anche avvertito i soccorsi. Sul posto sono immediatamente intervenuti un’ambulanza e un’automedica, oltre i vigili del fuoco con il nucleo Saf e il personale della caserma di Darwin (corpo dei pompieri della provincia di Milano). Il corpo è stato recuperato e portato sull’alzaia, ma i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

Le indagini delle autorità

Sul caso sono ovviamente iniziati accertamenti da parte dei carabinieri. Il medico legale, a seguito di una prima, sommaria, indagine sul corpo, non ha rinvenuto la presenza di ferite, anche se la procura di Milano ha disposto l’autopsia della salma.

Non è nemmeno chiaro, ed è su questo che verteranno le indagini, il motivo del gesto. L’uomo, residente nel capoluogo lombardo, è stato infatti trovato con addosso il proprio pigiama. Si è scoperto anche come viva a poca distanza dal luogo in cui è stato ritrovato morto.

Le autorità, nel frattempo, stanno ascoltando i familiari dell’80enne, per capire quando sia uscito di casa e se soffrisse di patologie.

Non è la prima volta

Il corpo dell’80enne non è il primo ad essere stato ritrovato senza vita all’interno delle acque dei Navigli di Milano. Nel maggio scorso, infatti, si è verificato un altro dramma, con protagonista un giovane ventenne. Il ragazzo, di origini straniere, è stato trovato morto, nella notte dell’11 maggio, nelle stesse vie della movida.

Da quel che era emerso nelle indagini del tempo, il ragazzo era stato visto più volte entrare ed uscire dall’acqua nel corso della sera. A un certo punto, però, dopo essersi immerso, non è più risalito. Anche in quel caso, l’intervento dei soccorsi è stato immediato, anche se non si è potuto far altro, se non constatare il decesso del ragazzo.

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