di Redazione NCI
Il futuro del Milan si gioca su un filo sottile: la qualificazione alle coppe europee. Dopo aver perso il treno Champions League, la possibile mancata partecipazione anche alle altre competizioni continentali (in caso di mancata vittoria della Coppa Italia), costringerebbe il club rossonero a rivedere drasticamente i propri piani di mercato.
Dirigenza e scelte drastiche
La dirigenza, ancora alla ricerca di un nuovo direttore sportivo e di una quadra, si trova di fronte a un dilemma cruciale: da un lato, la necessità di rinforzare la rosa con giocatori di qualità, capaci di rilanciare le ambizioni del club dopo una stagione decisamente deludente; dall’altro, l’obbligo di evitare il rosso a bilancio imposto da patron Cardinale, cedendo quindi giocatori considerati fuori dal progetto tecnico per far cassa.
Il futuro nuovo DS, insieme a Furlani, Moncada e Ibrahimovic, sarà chiamato a un compito arduo: rinnovare la squadra, rispettando le indicazioni di un nuovo allenatore, data l’improbabile la conferma di Conceição, senza grandi possibilità finanziarie. Una missione che richiederà abilità diplomatiche e intuizioni di mercato, e che dimostrerà effettivamente se la dirigenza rossonera siano in grado di reggere le redini del club. L’estate si preannuncia infuocata, con i tifosi in attesa di capire quale sarà la strategia del team per tornare a competere ai massimi livelli.
Cessioni Milan: il punto

Tomori (@Shutterstock)
Un eventuale nono posto finale in campionato come quello attuale rischia di stravolgere i piani estivi del Milan. Gli uomini di Cardinale sarebbero chiamati ad a una profonda revisione dell’organico, con possibili addii eccellenti e un mercato condizionato dalla necessità di contenere i costi.
Primo tra tutti il capitano: il futuro di Theo Hernandez sembra lontano da Milano. Il terzino francese, il cui contratto scade nel 2026, potrebbe non rinnovare, complice anche una stagione non solo al di sotto delle aspettative, ma ricca di scandali sulla sua persona, che lo stesso non ha certo cercato di nascondere. La sua valutazione di mercato, un tempo stimata tra i 50 e i 60 milioni, è ora in calo, con il Como che a gennaio aveva offerto 40 milioni più bonus. Il Milan potrebbe accontentarsi di circa 30 milioni, a patto di trovare un club disposto a soddisfare interamente le richieste salariali del giocatore, che punta a un ingaggio superiore ai 4,5 milioni all’anno attuali.
Anche Fikayo Tomori è in bilico. Il difensore inglese, tornato titolare dopo quasi un mese nell’ultima partita con la Fiorentina, non ha brillato per continuità di rendimento quest’anno. La Juventus aveva mostrato interesse a gennaio, offrendo 30 milioni con bonus, cifra difficilmente ripetibile dopo questa seconda parte di stagione opaca. Anche Yunus Musah potrebbe lasciare la città meneghina per sua volontà, alla ricerca di un ambiente più stimolante.
Chukwueze, Loftus-Cheek ed Emerson Royal sono anche loro in lista trasferimenti, complici infortuni, poco spazio trovato e prestazioni non all’altezza. La dirigenza rossonera considera invece ancora incedibili giocatori come Pavlovic, Leao e Maignan. Thiaw potrebbe partire solo di fronte a un’offerta irrinunciabile.
I prestiti
Il mercato si preannuncia ricco di incognite, soprattutto per quanto riguarda i giocatori ceduti in prestito con diritto di riscatto. La Juventus sembra intenzionata a esercitare la clausola per trattenere Kalulu, così come il Marsiglia per Bennacer. Meno sicure le volontà dei vari altri club riguardanti gli altri giocatori milanesi in prestito. Ma con un possibile rientro a Milanello, difficilmente Okafor, Adli, Pobega e Colombo rientrerebbero nei piani del club.
Un capitolo a parte merita Alexis Saelemaekers, oggetto del desiderio di diverse squadre. La Roma è decisa a trattenerlo, forte di una valutazione del giocatore cresciuta rispetto ai 15 milioni di un anno fa. Se l’offerta dei giallorossi non dovesse soddisfare il Milan, magari con l’inserimento di Abraham o Pellegrini nella trattativa, il belga potrebbe finire nel mirino di altri club stranieri.
Il Milan si trova quindi a un bivio: da un lato, la possibilità di incassare cifre importanti dalle cessioni dei giocatori in prestito; dall’altro, la necessità di valutare attentamente il loro valore tecnico in vista della prossima stagione. Un’estate di decisioni cruciali attende la dirigenza rossonera.
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