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Milan, con Kessié addio all’ultimo acquisto di Fassone e Mirabelli

Tutti ricorderanno bene quell’estate del 2017, in cui il Milan, sotto la guida del duo Fassone-Mirabelli, spese cifre folli per ricreare una squadra da zero. Lo ricorderanno benissimo i milanisti, anche se difficilmente con nostalgia. I giocatori approdati a Milano in quei mesi non hanno mai inciso più di tanto sul campo: l’unica eccezione è stata Kessié, che quasi sicuramente andrà al Barcellona a parametro zero nella prossima sessione di mercato.

Andiamo quindi a vedere gli 11 acquisti di quel periodo. Fun fact: questi nomi potrebbero essere schierati in campo con un 4-3-3 perfettamente bilanciato. Se siete milanisti e deboli di cuore, la lettura potrebbe essere pericolosa.

Gli acquisti folli del Milan: la difesa

Partiamo dal pacchetto arretrato. Tra i pali troviamo Antonio Donnarumma, pagato quasi 1 milione di euro dall’Asteras tripoli per soddisfare le richieste di rinnovo del fratello, diventando il più pagato fra i terzi portieri. Come Gigio è andato via quest’estate, ceduto gratis al Padova.

La coppia centrale vanta il giocatore più pagato in quella sessione di mercato dal Milan, Leonardo Bonucci, e Mateo Musacchio. Il primo, dopo la lite con Allegri, ha lasciato la Juventus per 42 milioni di euro e ha preso la fascia di capitano, salvo poi tornare sui suoi passi l’anno successivo, dopo tanti errori e poche gioie. Musacchio invece è costato 18 milioni dal Villarreal, un investimento non ripagato dato che l’anno scorso è stato ceduto, anche lui gratis, alla Lazio. Ora è svincolato.

I due terzini sono Andrea Conti, pagato 24 milioni all’Atalanta, e Ricardo Rodriguez, prelevato dal Wolfsburg per 15 milioni. Nessuno dei due ha inciso in maglia rossonera, anche se per cause diverse. Il primo è stato tormentato dagli infortuni, il secondo si è rivelato semplicemente non all’altezza. Conti ora è stato ceduto a parametro zero alla Samp, Rodriguez invece è stato acquistato dal Torino per soli 2 milioni di euro.

Il centrocampo

In mezzo al campo il Milan vantava dei nomi importanti all’epoca. In cabina di regia Lucas Biglia, reduce da alcune buone stagioni alla Lazio e pagato 20 milioni di euro. Due anni fa ha lasciato il Milan a zero, in direzione Turchia.

La prima mezz’ala è Franck Kessié, l’unico ad aver restituito sul campo l’investimento fatto. Preso prima in prestito ad 8 milioni, e poi comprato a 24, l’ivoriano ha avuto un percorso di crescita continuo e un ruolo chiave nel riportare il Milan in Champions League. Anche lui lascerà alla fine del contratto, ma almeno ha regalato qualche soddisfazione ai tifosi.

A completare il reparto c’è niente meno che Hakan Calhanoglu, all’epoca un promettente centrocampista, pagato 23 milioni al Leverkusen. Arrivato in pompa magna, dopo alcune stagioni fatte di pochi alti e tanti bassi ha tradito il Milan, passando a zero all’Inter nella scorsa estate. E pensare che aveva preso la maglia numero 10.

Franck Kessie (@Shutterstock)

L’attacco

Arriviamo nella zona calda, il tridente offensivo. Un reparto fatto da un giocatore comprato per essere titolare e due riserve, in cui però non si è mai capito bene chi fosse il titolare.

A sinistra c’è Fabio Borini, preso in prestito dal Sunderland per 500mila euro e poi acquistato per 5,5 milioni. Nonostante l’impegno non mancasse mai, le sue giocate sono state tutt’altro che indimenticabili. Anche con lui il Milan ha perso tutti i soldi spesi: è andato all’Hellas Verona a gennaio del 2020, ovviamente gratis.

A destra troviamo Nikola Kalinic, che di ruolo è un centravanti ma in questa formazione abbiamo adattato ad ala. L’acquisto, tra prestito e riscatto, è costato 27,5 milioni di euro. Dopo una dimenticabile esperienza rossonera, si è trasferito all’Atletico Madrid, che lo ha pagato 14 milioni. Almeno con lui il Milan ha ripreso qualche soldo.

Al centro dell’attacco troviamo un giocatore che è arrivato con l’etichetta di futuro fenomeno e non è mai riuscito a trovare la sua dimensione, almeno all’ombra di San Siro. Parliamo di André Silva, pagato la bellezza di 38 milioni dal Porto. All’epoca era solo un 21 portoghese con l’etichetta di nuovo CR7, salvo poi dimostrare il contrario. Acquistato nel 2020 dal Francoforte per soli 3 milioni, in Germania ha trovato la sua dimensione. Ora gioca al Lipsia, dove sta tenendo una buona media gol.

Il conteggio del bilancio è impietoso: il Milan ha speso 240 milioni per questi 11 giocatori, e ne ha ripresi a malapena 20. Un buco nelle casse rossonere che ha portato all’addio dei due artefici e ha costretto i nuovi dirigenti ad una politica di risparmio. fortunatamente, sotto la guida di Maldini e Massara, sembra che a Milanello sia tornato il lume della ragione, e i risultati del campo ne sono un chiaro segnale.

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di Alessandro Colepio

Alessandro Colepio

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