Il Milan è tornato da due anni a giocare la competizione che l’ha resa grande: la Champions League. Dopo l’amara uscita ai gironi della scorsa stagione, quest’anno i rossoneri vogliono migliorarsi, ma di fronte a loro c’è un ostacolo non così facile da superare: il Tottenham. Nel dettaglio, analizziamo la sfida tra le squadre di Pioli e di Conte.
I rossoneri non vivono il miglior momento della loro stagione: in campionato hanno perso diversi punti e l’obiettivo, più che lo scudetto, è la qualificazione alla massima competizione europea. I tifosi rumoreggiano e la Champions può essere un punto dal quale ripartire, anche perché storicamente i Diavoli sono una delle squadre più blasonate e temute della competizione.
Pioli non può ancora fare affidamento sui suoi giocatori che sono mancati finora: Maignan è ancora ai box, mentre Ibrahimovic può essere la pedina che infonde esperienza e sicurezza in questi palcoscenici, anche se il suo utilizzo è rischioso per via dell’età. Ovviamente, anche i giocatori dall’elevato tasso tecnico sono chiamati ad una prova maggiore. Leao, Tonali e Tomori su tutti devono riscattare una prima parte di stagione condizionata da alti e bassi.
Il 4-2-3-1 di Pioli non sembra possa essere intaccato, ma forse il tecnico emiliano può e deve sfruttare al meglio tutti gli elementi della rosa. Lo si è visto con Thiaw, che quando chiamato in causa ha risposto presente; De Ketelaere è stato sfruttato poco e non è ancora nella miglior condizione, ma anche un giovane come Vranckx può risultare utile se inserito nel giusto contesto.
Di fronte al Milan ecco gli Spurs: una squadra sempre dotata di campioni che però mai, nella storia recente, ha messo le mani su un trofeo. Può essere decisiva la rabbia e la determinazione dovuta a questo fattore? Il Milan è avvisato, anche perché un condottiero come Conte non si arrende mai, anche se in Europa fa fatica.
Altalenante la situazione in Premier League per il Tottenham: si passa da ottime prestazioni con grandi risultati a partite che nascondevano insidie dietro la loro apparente semplicità. Nel 3-4-2-1 di Conte si rivedono vecchie conoscenze della Serie A: in difesa Romero, a centrocampo Perisic e Bentancur, che si è rotto il crociato proprio nel weekend passato, in attacco spunta Kulusevski. Kane è però il vero faro della squadre: 17 gol all’attivo in campionato, oltre ad un ruolo più che centrale nella formazione e nel gioco del Tottenham.
Mai abbassare la guardia contro gli Spurs: se la difesa mostra alcuni limiti, il potenziale offensivo, con giocatori di questa caratura, è enorme. Si prospetta un bello scontro, all’ultimo duello e, chissà, con tanti gol. Milan avvisato.
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