Gaming

Microsoft-Activision: è quasi fatta, ecco i nuovi accordi

Pare che l’ormai storica bagarre legale per l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft sia arrivata al termine. Per siglare la definitiva chiusura del caso, però, sono stati presentati dei nuovi accordi sull’acquisizione; vediamo insieme le novità.

Microsoft-Activision

Sembra che il CMA abbia raggiunto una decisione sugli accordi per il caso Microsoft-Activision e nonostante le preoccupazioni, si è trovato un terreno di incontro. Microsoft avrebbe proposto delle modifiche ai precedenti accordi, che il CMA si prepara a vagliare prima del verdetto finale.

I nuovi accordi cercano di equilibrare i diritti di tutte le parti coinvolte, rassicurando il CMA sulla futura libertà di mercato. In breve, Microsoft potrà procede con un’acquisizione “monca”, rinunciando ai diritti per il cloud gaming detenuti da Activision, che saranno però venduti a Ubisoft Entertainment. In questo modo si dovrebbe evitare il monopolio totale di Microsoft, impedendo all’azienda di limitare l’accesso alle opere di Activision. Stando ai nuovi accordi, Ubisoft sarà così libera di “offrire” i titoli Activision non solo direttamente agli utenti, ma anche ai servizi di cloud gaming in abbonamento. Inoltre, Microsoft si impegna a produrre porting dei giochi Activision anche per sistemi operativi diversi da Windows e soprattutto a supportare gli emulatori dove richiesto.

Stando al CMA questi nuovi accordi sul cloud streaming eviteranno che i titoli più importanti di Activision (come Call of Duty, Overwatch o World of Warcraft) finiscano sotto il controllo esclusivo di Microsoft, almeno per i prossimi 15 anni. Fino a quel momento, il terzo attore in gioco, Ubisoft, fungerà da ago della bilancia per equilibrare il mercato come elemento indipendente.

Ma non è ancora detta l’ultima parola, in quanto le consultazioni finali sul caso si concluderanno ufficialmente il 6 ottobre. Sarah Cardell, CEO del CMA, ha dichiarato che questi nuovi accordi permetteranno di assicurare la continuità del mercato ma che sarebbero potuti arrivare prima. La CEO lascia così intendere che la decisione potrebbe essere più che positiva, ma sottolinea un problema nel mercato moderno che crea un precedente pericoloso.

Insomma, Microsoft ottiene quello che voleva, con una piccola e temporanea rinuncia, mentre Ubisoft riesce ad accaparrarsi un pezzo della torta. Anche Activision dovrebbe essere soddisfatta, per essere entrata in una nuova realtà economica legata ad un colosso del mercato tecnologico. Ma è davvero finita? Non ci resta che aspettare il 6 ottobre. Fateci sapere la vostra su Nasce, Cresce, Respawna.

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Michele Messina

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