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Mattarella a Piantedosi: “Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”

di Lorenzo Peratoner

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La politica e i social si sono infiammati dopo la dura reazione della Polizia che, nella giornata di ieri, avrebbe caricato diversi manifestanti pro-Palestina, tra cui dei minorenni, che stavano protestando a Firenze e a Pisa. Poche ora fa, tuttavia, è intervenuto sulla questione anche il Presidente Mattarella, il quale ha indirizzato delle parole ben precise verso il Ministro degli Interni, Piantedosi.

Mattarella: “L’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli”

Come rivelato direttamente dal Quirinale, il PdR avrebbe sentito Piantedosi, criticando la posizione di forza assunta dalla Polizia e sostenendo, invece, la libera espressione del proprio pensiero:

“Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.

Le manifestazioni pro-Ucraina e pro-Palestina a Milano

Queste parole fungono da corredo alla duplice manifestazione, una per l’Ucraina e un’altra per la Palestina, che si stanno svolgendo in queste ore a Milano.

Nella giornata di oggi, infatti, ricorrono i due anni di guerra in Ucraina; per questo motivo diverse compagini politiche, in particolare Italia Viva, Azione, Più Europa, hanno organizzato una marcia, ribattezzata “Vittoria per la pace“, volta a dimostrare il proprio sostegno verso il popolo ucraino. Questa manifestazione ha fatto da eco alla commemorazione, avvenuta nel corso della mattinata, per la morte di Aleksej Naval’nyj, il principale oppositore anti-Putin; a partecipare la “Comunità dei russi liberi“.

I sindacati di base, nonché alcune associazioni come “Arci” o “Non una di meno“, stanno invece prendendo parte a una manifestazione pro-Palestina, insieme a dei rappresentanti della comunità palestinese e a degli studenti. Da Piazzale Loreto il ritrovo si scioglierà verso largo Cairoli, sebbene nei piani originali la meta dovesse essere piazza Duomo; destinazione tuttavia esclusa a seguito del pronunciamento contrario da parte della Questura.

Fonti: Quirinale, Corriere della Sera (1), Corriere della Sera (2), RaiNews, ANSA

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