di Redazione Network NCI
Dopo aver conquistato pubblico e critica con BlackBerry, il regista canadese Matt Johnson è pronto a cambiare completamente registro, passando dal mondo reale delle startup fallite all’universo fantastico dei maghi cosmici.
Secondo fonti non ancora confermate ufficialmente, Johnson sarebbe in procinto di firmare per dirigere l’attesissimo adattamento cinematografico di Magic: The Gathering, il celebre gioco di carte collezionabili nato nel 1993 che ancora oggi è amato da milioni di fan in tutto il mondo. Un progetto ambizioso che punta a dar vita a un vero e proprio universo narrativo condiviso tra cinema e televisione, con il sostegno dei colossi Hasbro e Legendary.
Dai mockumentary al multiverso fantasy di Magic
Conosciuto per il suo stile metanarrativo, il taglio satirico e l’abilità nel mischiare generi diversi, Matt Johnson ha già dimostrato la sua versatilità dietro la macchina da presa. Oltre a BlackBerry, che racconta con ironia l’ascesa e il declino del celebre brand tecnologico canadese, il regista ha diretto l’assurda commedia Nirvanna the Band the Show the Movie e il provocatorio Operation Avalanche, incentrato su una missione spaziale fittizia orchestrata dalla NASA negli anni ’60.
Il suo stile distintivo, che fluttua tra il documentaristico e il thriller, è quanto di più lontano si possa immaginare dal mondo epico e magico di Magic: The Gathering. Eppure, proprio questa distanza potrebbe rivelarsi la chiave per un adattamento originale, capace di evitare le trappole in cui spesso cadono le trasposizioni cinematografiche di grandi franchise.
Un incantesimo cinematografico tutto da scrivere
Magic: The Gathering non è solo un gioco, ma una mitologia in continua espansione, popolata dai Planeswalker, potenti maghi in grado di attraversare i piani dell’esistenza, evocare creature, lanciare incantesimi e manipolare misteriosi artefatti. Portare sul grande schermo un universo così ricco e stratificato è una sfida imponente, ma anche un’opportunità unica.
In attesa della conferma ufficiale, l’industria guarda con curiosità a questa nuova tappa del percorso di Johnson, e chissà che proprio lui, con il suo talento fuori dagli schemi, non riesca davvero a trovare l’incantesimo giusto per trasformare Magic: The Gathering in qualcosa di memorabile.
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Articolo di Mattia Rea
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