di Giorgio Capoccello
Il Marocco è arrivato in semifinale di Qatar 2022. Eliminando il Portogallo di Cristiano Ronaldo nei quarti di finale, la Spagna agli ottavi e il Belgio ai gironi. Ad amplificare la portata dell’impresa è anche il fatto che il Marocco è la prima squadra africana a raggiungere le semifinali di un campionato mondiale. L’avventura degli africani si interrompe all’appuntamento contro gli ex campioni del mondo della Francia, che si sono imposti nella giornata di ieri per 2-0, facendo terminare così il sogno degli africani.
L’antefatto: come è arrivato il Marocco a Qatar 2022
Proprio nessuno si aspettava che il Marocco arrivasse alle semifinali di Qatar 2022. Il suo percorso alle qualificazioni africane lasciava però presagire che si trattava di una realtà che poteva davvero sorprendere: in un girone sicuramente non irresistibile con Guinea Bissau, Guinea e Sudan non aveva lasciato scampo a nessuna delle altre 3, qualificandosi con largo anticipo e concludendo a 15 punti sui 18 disponibili. Sicuramente non si trattava di un girone fuori dalla portata dei ragazzi di Regragui, ma l’aver vinto e convinto in quella maniera poteva far presagire qualcosa.
La formazione del Marocco: esperienza, talento ma soprattutto cuore
La formazione del Marocco è composta da giocatori che militano nella maggior parte dei principali campionati europei: Premier League, Ligue 1, Liga, Serie A e non solo. Quella africana è una squadra piuttosto eterogenea: a giocatori di sicura esperienza come Saiss e Bonou alterna giocatori dal talento pure come Ziyech, En-Nesyri, Boufal e Hakimi. La principale componente che ha però fatto arrivare così in fondo la squadra è senza dubbio lo spirito collettivo: il Marocco è una squadra che ha sofferto e non poco nella maggior parte delle partite disputate. Nonostante ciò, è rimasta unita e ha saputo superare gli ostacoli, fino a doversi purtroppo arrendere a “Les Bleus” di Dechamps.
Il percorso al Mondiale: Belgio, Spagna e Portogallo battute
Qatar 2022 sembrava dover essere una breve esperienza per il Marocco. Contro ogni pronostico, l’avventura si è interrotta solo in Semifinale. Ma vediamo cos’è stato Qatar 2022 per il Marocco. Si inizia con una vittoria secca per 2-0 contro il Belgio, seguita da un pareggio per 0-0 contro la Croazia, altra semifinalista. A ciò si aggiunge un’ulteriore vittoria contro una realtà promettente, il Canada, per 2-1. Agli ottavi la Spagna: dopo un pareggio a reti bianche nei regolamentari, la storia non cambia nei supplementari. Ai rigori però non c’è storia: 3-0 con 3 parate di Bonou. Contro il Portogallo stesso spirito di aggregazione e stesso copione: vittoria per 1-0, non poco sofferta, e via in Semifinale. Il sogno finisce proprio qui, contro gli uomini di Dechamps: un 2-0 non privo di brividi per i transalpini, sentenzia il Marocco e porta la Francia alla sua 2° finale consecutiva.
La lezione del Marocco: si può ancora sognare
La Nazionale nord-africana ha dimostrato qualcosa a tutti: il calcio è ancora vivo. L’essenza del calcio è proprio questa: lo spirito di gruppo, l’aggregazione e la voglia di far bene sono spesso più importanti dello stipendio o degli sponsor. Realtà come il Marocco stanno facendo riscoprire a tutti il fascino delle “outsider”. Sembravano racconti appartenenti ad un’altra epoca. Contro ogni aspettativa eccoci qui, a commentare una tra le imprese più grandi di sempre: una squadra africana in semifinale dei Mondiali. Inoltre, l’eliminazione non toglie nulla alle imprese di questa squadra, che rimane comunque incredibile. Chi avrebbe mai detto che il Marocco potesse arrivare in semifinale alla vigilia di Qatar 2022? Nessuno, e nessuno ci avrebbe creduto senza vederlo con i suoi stessi occhi. Ma a volte è necessario andare oltre a ciò che ci appare e riprendere a fare quello che nel calcio sembrava ormai dimenticato: sognare!
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