fbpx Mariupol, bombardato rifugio con mille civili, Mosca nega: "Sono stati gli ultranazionalisti ucraini"
Attualità

Mariupol, bombardato rifugio con mille civili, Mosca nega: “Sono stati gli ultranazionalisti ucraini”

di Denise Pengue

Condividi con chi vuoi

La guerra tra Russia e Ucraina, che si consuma ormai da tre settimane, non accenna a finire. Lo Stato ucraino deve fronteggiare continui attacchi e bombe, in particolare sulla semi distrutta città di Mariupol.

Mariupol: nuove bombe sui civili rifugiati in un teatro

Come raccontato nel dettaglio nel nostro articolo, a Mariupol l’esercito russo ha bombardato un teatro (il Mariupol Drama Theatre) convertito in rifugio colpendo circa mille civili. Un’efferatezza molto simile a quella commessa alcuni giorni fa: in quell’occasione ad essere bombardato era stato un ospedale e ad essere uccise e ferite donne incinte.

Il teatro-rifugio era il più grande nel centro della città. Secondo i dati preliminari, oltre mille persone vi si trovavano, mentre il numero di morti e feriti è al momento sconosciuto.

Ucraina

Ucraina (@Shutterstock)

Putin nega ogni coinvolgimento 

Il leader del Cremlino nega di aver bombardato il teatro, al cui interno vi era un così alto numero di persone. Come spiega TGCOM24, Mosca ha infatti scaricato la responsabilità sui nazionalisti ucraini, affermando che  le accuse siano false e che ad attaccare sia “stata la milizia ultranazionalista ucraina del Battaglione Azov“.

Insomma, uno scambio di accuse tra Ucraina e Russia con la prima che afferma che i Russi sapessero della presenza in teatro delle circa mille persone. D’altronde, Putin non è nuovo a questo genere di giustificazioni: in Russia il conflitto non viene definito “guerra”, ma viene chiamato tassativamente “operazione militare speciale”.

Mariupol: la città sta soccombendo

“È ancora impossibile valutare l’entità di questo atto orribile e disumano, perché la città continua a essere bombardata nelle aree residenziali”, si legge nel comunicato del Consiglio comunale di Mariupol. Per ora, quindi, è impossibile fare una stima delle vittime ma anche solo pensare di soccorrerle o estrarle dalle macerie. Intanto, a Mariupol la crisi umanitaria si fa devastante e la città sta soccombendo sotto il peso delle bombe, mentre scarseggiano cibo ed acqua.

Per altre notizie e news di qualsiasi genere, seguici su Nasce, Cresce, Informa!!

Se l’articolo ti è piaciuto, potrebbero interessarti:

di Denise Michela Pengue

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi