di Gianluca Scognamiglio

Ha dell’incredibile quanto successo a Bologna. Secondo la ricostruzione di alcuni testimoni, un uomo avrebbe limitato per anni le spese della moglie, imponendole un tetto di spesa per ogni tipo di bene; a partire dal limite di una doccia a settimana, arrivando fino a controllare gli scontrini per evitare acquisti non strettamente necessari. E attraverso la sentenza 6937/23, la Cassazione ha confermato l’illeceità del comportamento…

Il caso di Bologna

Stando a quanto riportato da “Il Messaggero” la sentenza della Cassazione dello scorso 17 febbraio ha confermato la situazione di maltrattamento di tipo psicologico. Tra i limiti imposti dall’uomo vi erano varie “regole” antigieniche: il costante riutilizzo dei tovaglioli di carta, un limite di strappi di carta igienica giornaliero e, addirittura, un massimo di una doccia a settimana. Inoltre, la donna doveva acquistare beni strettamente necessari e fare riferimento a prodotti in offerta e, come anticipato, l’uomo controllava costantemente gli scontrini per evitare che sua moglie effettuasse acquisti in negozi di qualità.

Così, dopo un lungo periodo di sofferenza, la vittima ha confessato tutto prima ai familiari e poi alle autorità competenti, specificando le limitazioni in ogni dettaglio. Nell’ultimo periodo aveva provato anche a nascondere al marito gli scontrini degli acquisti, senza successo.

La sentenza della Cassazione

Le motivazioni della sentenza vanno ricercate anche nella condizione della famiglia: due stipendi e nessuna difficoltà di carattere economico. Come specificato dai Giudici, è lecito che una famiglia adotti “uno stile di vita improntato al risparmio, anche rigoroso e non necessitato” senza che questo sfoci però in costrizione e maltrattamenti.

Sulla questione si è espresso anche l’avvocato e presidente dell’Associazione Italiana di Diritto e Psicologia della Famiglia Marco Meliti, che ha dichiarato a “Il Messaggero“:

“Quella di oggi è la dimostrazione che il maltrattamento psicologico è pari a quello fisico. Bisogna ricordare che la tirannia economica rappresenta una delle più subdole forme di controllo e di violenza, che mortifica giorno per giorno chi la subisce, e diventa terreno fertile per altre forme di violenza”.

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