di Tommaso Bersanetti
La seconda avventura di Cristiano Ronaldo al Manchester United ha creato più disordine che speranze all’interno della società inglese. Tra litigi, incomprensioni e malintesi, il percorso del portoghese da giocatore dei Red Devils si è concluso nel peggiore dei modi: con una squalifica e con il licenziamento del calciatore. Mentre gli appassionati discutono sull’efficacia o meno del metodo utilizzato da Ten Hag, l’allenatore olandese ha studiato una regola che impedirà a casi del genere di ripresentarsi.
Manchester United: tetto agli ingaggi per evitare inconvenienti
Onde evitare altre gelosie tra compagni dovute ai salari, la società di Manchester ha deciso di istituire un solido tetto agli ingaggi. Come riportato dal Daily Mail, i contratti offerti ai giocatori dello United non supereranno mai le duecento mila sterline a settimana; non una cifra irrisoria, sicuramente, ma ciò impedirà di creare differenze enormi tra i diversi calciatori della squadra. L’ingaggio di Cristiano Ronaldo aveva infatti causato qualche battibecco nello spogliatoio, dal momento che l’ex Real Madrid percepiva quasi 30 milioni di euro a stagione.
Risolto quindi il problema dal punto di vista legislativo, ora la dirigenza dei Red Devils dovrà vedersela con le richieste dei giocatori in scadenza di contratto. Molti personaggi chiave della squadra infatti si trovano in procinto di iniziare le trattative per il rinnovo e questo nuovo ordine societario potrebbe causare qualche malumore. Riusciranno i Glazers, attuali proprietari del Manchester United, a soddisfare i dubbi di agenti e calciatori senza creare altri disordini?
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