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Madonna di Trevignano, il vescovo mette fine alla questione: niente di soprannaturale

di Francesco Ferri

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Il vescovo di Civita Castellana Marco Salvi ha comunicato il verdetto della commissione di esperti incaricata di giudicare la situazione della Madonna di Trevignano. Non ci sarebbe nulla di soprannaturale e, inoltre, viene invitata la sedicente veggente a intraprendere un cammino di purificazione.

Niente di soprannaturale

La Chiesa ha decretato la “non soprannaturalità” delle presunte apparizioni di Trevignano Romano, mettendo fine alla questione della sedicente veggente. Dell’evento avevamo trattato anche noi in un articolo di qualche tempo fa. Infatti, secondo la veggente, c’era modo di avere contatti con la Madonna ma anche di assistere alla moltiplicazione di gnocchi e pizze. La Chiesa ha però convenuto che questi non sono miracoli. Ci ha pensato la commissione di esperti della diocesi di Civita Castellana ad analizzare tutte le informazioni riguardo alla sedicente sensitiva. A formare il gruppo sono stati un mariologo, un teologo, un canonista, uno psicologo e diversi specialisti esterni che hanno fornito la loro consulenza.

“Constat de non supernaturalitate”

La formula latina con cui è stata annunciata la non supernaturalità degli eventi è proprio “Constat de non supernaturalitate“. Il vescovo Marco Salvi ha firmato il decreto che lo prevede “In qualità di ordinario e pastore della diocesi di Civita Castellana, avente il compito di giudicare e di regolare tutto quanto appartiene al culto e all’apostolato, nella fattiaspecie sulle presunte apparizioni e rivelazioni riferitesi al suo territorio“. Nel documento viene inoltre chiesto alla sedicente veggente di intraprendere un cammino di purificazione. Questo invito è stato esteso anche al marito, e a tutti coloro che sono stati coinvolti nella questione in un modo o nell’altro.

Gli avvertimenti del vescovo

Il vescovo Salvi inoltre avverte “i fedeli circa l’obbligo disciplinare e spirituale derivante dal pronunciamento ecclesiale di astenersi dall’organizzare e/o partecipare a incontri privati e/o pubblici (siano essi di preghiera e/o di catechesi) che diano per certa e indubitabile la verità sovrannaturale degli eventi di Trevignano o che siano atti a fare pressione sul vescovo per modificare le proprie legittime decisioni sugli eventi stessi“. Oltre a ciò ha imposto ai sacerdoti il divieto “di recarsi nel luogo dell’apparizione alimentando nei fedeli l’idea che vi sia un qualche riconoscimento ecclesiale“.

Crediti immagine: pagina Facebook “Madonna di Trevignano”

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