di Agostino Lenzi
Vesna Vulovic, ex hostess di origine serba, è l’unica persona che è riuscita a sopravvivere alla tragedia del volo JAT Airways 367 del 26 gennaio 1972. L’aereo è esploso a 10.160 metri di altezza per una bomba a bordo e la donna è incredibilmente sopravvissuta alla caduta rimanendo incastrata nei rottami dell’aereo.
La storia della caduta
Vesna all’epoca era un hostess di volo e il 26 gennaio 1972 era in turno sul volo di linea JAT 367. L’aereo durante la tratta esplose, dividendosi in tre parti, a causa di una bomba messa a bordo. In questo incidente morirono tutti tranne Vulovic, la quale non solo sopravvisse all’esplosione ma anche alla caduta da 10mila metri senza paracadute, rimanendo incastrata nella parte inferiore dell’aereo. La donna venne ritrovata tra i pezzi dell’aereo e fu subito portata all’ospedale dove registrò molte fratture e rimase 27 giorni in coma.
Dopo una lunga riabilitazione chiese di rientrare al suo vecchio lavoro di hostess, ma la compagnia JAT gli assegnò un lavoro di ufficio sulla terraferma. Fu licenziata poi per i commenti sul governo di Milosevic, ma riuscì a non farsi arrestare grazie all’immagine di involontaria eroina che deteneva.
La sindrome del sopravvissuto
La donna serba ha sempre detto ai giornalisti di aver combattuto per molto tempo con la sindrome del sopravvissuto. Negli ultimi anni della sua vita dopo il divorzio infatti Vesna si è rintanata nella sua casa a Belgrado in preda ai sensi di colpa e alla frustrazione di essere sopravvissuta. Durante questi anni ha rilasciato pochissime interviste, definendosi stanca di continuare a parlare del tragico episodio. Alla fine nel dicembre del 2016 è morta nel suo appartamento per un presunto attacco di cuore.
Vi potrebbero interessare anche:
- Roma: trova più di 245 milioni di lire del fratello deceduto ma è troppo tardi per convertirle in euro
- Nuova Zelanda, miracolo ad alta quota: sopravvive a 600 metri di caduta
© RIPRODUZIONE RISERVATA