di davide gerace
Non conosciamo la grandezza precisa dell’universo, ma sappiamo con certezza che è immenso. Negli anni gli scienziati di tutto il mondo hanno cercato di scoprire più informazioni utili sullo spazio e sulle presenza di altre forme di vita. È molto probabile, almeno statisticamente parlando, che nell’universo possano esserci altre creature senzienti. Proprio per questo la NASA ha creato un lavoro apposito, per difendere la Terra da presenze extraterrestri.
La NASA contro gli extraterrestri
Come riporta il sito stesso della NASA, l’agenzia spaziale più famosa del mondo offre un lavoro come “planetary protection officer“. Tradotto “ufficiale di protezione planetaria“, l’incarico consiste nel controllo delle missioni spaziali, evitando possibili contaminazioni biologiche da parte dell’uomo. Inoltre, un altro incarico consiste nell’evitare che microbi alieni arrivino sulla terra, contaminando i vari ecosistemi.
Un lavoro a tempo pieno e ben pagato, si parla di uno stipendio che varia dai 124 ai 187mila dollari, bonus compresi. La durata dell’incarico può variare, si parte da 3 anni ma con possibili rinnovi. Il candidato ideale per questo lavoro deve avere la cittadinanza americana, una laurea in fisica, matematica o ingegneria e naturalmente, molta esperienza nel settore.
Quando nasce il planetary protection officer
In tutto il pianeta esistono solo 2 ufficiali di protezione planetaria che lavorano a tempo pieno, uno lavora per la NASA, l’altro per l’ESA, agenzia spaziale europea. Per tutte le altre agenzie, il ruolo è part-time. L’incarico nasce ufficialmente il 10 ottobre 1967, con la firma del trattato sullo spazio extra-atmosferico. Firmato dagli Stati Uniti, Regno Unito e URSS, successivamente altri 104 Stati hanno firmato l’accordo.
L’articolo IX del patto spiegava uno dei principi fondamentali: “Gli Stati proseguiranno gli studi dello spazio esterno, inclusa la Luna e altri corpi celesti. Condurranno l’esplorazione di essi in modo da evitare la loro contaminazione dannosa e anche i cambiamenti avversi nell’ambiente della Terra risultanti dall’introduzione di materia extraterrestre e, ove necessario, adotterà misure adeguate a tal fine…”.
Da allora, diversi scienziati hanno svolto l’incarico e, dal 2021, il ruolo è stato affidato al Dr. Nick J. Bernardini, esperto nel campo della microbiologia.
E tu conoscevi conoscevi questo lavoro?
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