di Lorenzo Ruggieri
Immaginate di essere i sostenitori di un club che da nove stagioni naviga nelle miti acque della terza serie del campionato italiano e di svegliarvi con una notizia sconvolgente: la vostra squadra giocherà contro il Real Madrid. Ecco, tutto questo accadde ai tifosi del Taranto in un lontano settembre del 1968. Il 7 settembre di quell’anno, infatti, i Blancos approdarono nel capoluogo ionico, accolti con calore e incredulità dai cittadini. Nonostante stessero attraversando un ricambio generazionale dopo le cinque vittorie consecutive in Coppa dei Campioni, i madrileni erano reduci dal successo in campionato e disponevano del giusto mix tra campioni e futuri tali. Ma come si arrivò a questo inusuale match? Quale fu il risultato finale? Scopriamolo insieme…
Quando il Taranto ospitò il Real Madrid di Paco Gento
L’artefice dell’inconsueta partita fu il presidente del Taranto Michele Di Maggio. Come raccontato da Franco Valdevies in un’intervista rilasciata a Mondorossoblù.it, l’imprenditore vantava amicizie in seno alla dirigenza madrilena, con la quale concordò un’amichevole in riva allo Ionio. La proposta fu accolta dal Real Madrid, ma recepita con scetticismo e sottile imbarazzo dai sostenitori tarantini. Tuttavia, quando alla vigilia del match i campioni spagnoli sfilarono per la città, ogni dubbio venne spazzato via. Il calcio d’inizio dell’incontro era fissato per le 16.30 nella cornice dello Stadio Salinella, attualmente ribattezzato Stadio Erasmo Iacovone.
Tra le file del Real militava ancora il mitico Francisco ‘Paco’ Gento, artefice con gli ormai ritirati Di Stefano, Kopa e Puskas degli straordinari traguardi continentali. In realtà, nel match contro il Taranto era presente un Di Stefano: si trattava, però, non di Alfredo ma di Ferdinando, attaccante del Taranto ai tempi appena ingaggiato dal Modena. I Blancos arrivarono a Taranto con tanti giovani poi divenuti campioni, tra cui gli indimenticabili Amancio e Pirri, con cui dominarono la Liga negli anni ’60 e vennero soprannominati “Generazione Yé-Yé“. Il presidente? Un ex calciatore dal nome familiare, cioè Santiago Bernabeu…
Il risultato e il tabellino dell’incontro
Allo Stadio Salinella accorsero più di 25.000 persone, nonostante i paganti fossero “soltanto” 16.000. Già la sera precedente alla gara, le squadre ebbero modo di incontrarsi in una serata-evento organizzata dalle istituzioni. I rappresentanti madridisti vennero immortalati in numerose foto divenute parte integrante della storia calcistica rossoblù, tra cui lo scambio dei gagliardetti tra i due capitani Gento e Napoleoni; proprio quest’ultimo venne nominato migliore in campo al termine del match, nonostante il passivo subìto dalla sua squadra.
Il Real, come prevedibile, dominò l’incontro. Prima Amancio (doppietta), poi Veloso e Bueno decretarono il 4-0 in favore degli ospiti; solo nei minuti finali, il Taranto sfiorò il gol con una traversa colpita da Gagliardelli. Tutto sommato, quell’incontro fu di buon auspicio per entrambi i club. Gli ionici, al termine di quella stagione, ottennero la promozione in Serie B e le Merengues si riconfermarono campioni di Spagna. Le due squadre non ebbero più modo di scontrarsi e intorno a quel match aleggia tutt’ora un alone di mistero e sacralità in riva allo Ionio…
Per essere sempre aggiornato sulle news provenienti da tutto il mondo continua a seguirci su Nasce, Cresce, Calcia.
Se l’articolo ti è piaciuto, potrebbero interessarti anche:
- 25 Giugno 1972: quando Pelè affrontò… il Catanzaro?!
- Viaggio tra le imbattute d’Europa: dal PSG al… Catania!
© RIPRODUZIONE RISERVATA