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L’Aquila sarà la Capitale italiana della cultura 2026

di Francesco Ferri

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L’Aquila sarà la Capitale italiana della cultura 2026. Ad annunciarlo è stato questa mattina il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, come riportato da la Repubblica. La città è stata scelta da una giuria ad hoc che l’ha selezionata fra 16 candidature totali, nominandola infine come vincitrice.

La Capitale italiana della Cultura

16 erano le candidature pervenute, di cui 9 finaliste: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso e l’Unione del Comuni Valdichiana Senese. “Tutte queste meriterebbero di essere le Capitali della cultura, vorrei che tutte fossero premiate per la loro bellezza. L’Italia ha una grande ricchezza, abbiamo almeno 80-90 luoghi che meritano un viaggio. Ciascuna di queste città ha una storia importante“. Ha così commentato il ministro Sangiuliano durante la cerimonia di proclamazione della vincitrice. A giudicare che L’Aquila meritasse il titolo è stata una giuria presieduta da Davide Maria Desario. Quest’ultimo ha proposto di integrare il bando istituendo un riconoscimento anche alle altre città finaliste, prontamente accolto positivamente dal ministro Sangiuliano. “Accolgo pienamente e assumo l’impegno di trovare qualche forma per premiare tutte le città finaliste“.

“L’Aquila città multiverso”

Il progetto che la città vincitrice ha presentato per la sua candidatura a Capitale italiana della cultura si intitola “L’Aquila città multiverso“. Quattro i cardini principali: salute pubblica e benessere, coesione sociale, creatività e innovazione, sostenibilità socio-ambientale. Questi si sviluppano su cinque aspetti fondamentali per l’applicabilità di questo progetto: multiculturalità, multiproducibilità, multidisciplinarietà, multinaturalità e multitemporalità. La giuria ha scelto L’Aquila perché “Il dossier propone un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale. Mira al recupero dell’identità, puntando sulla cultura intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con i territori circostanti. Il budget previsto è coerente con gli obbiettivi, la strategia di spesa indicata è destinata ad avere un importante effetto moltiplicatore. Il palinsensto degli eventi e delle iniziative si sviluppa per l’intero anno e copre tutto il panorama dell’espressione artistica e culturale, cinema, teatro, musica e arti visive”. 

La luce dopo il terremoto

La città si avvia a commemorare i 15 anni dal terremoto. Questo riconoscimento non può essere un risarcimento, ma è un elemento intorno a cui ricostruire il tessuto sociale delle nostre comunità. La cultura non è un elemento accessorio, ma è la strada per il recupero e per la proiezione nel futuro. Queste le toccanti parole con cui ha commentato la vittoria il sindato dell’Aquila Pierluigi Biondi. La città si è risollevata dal terribile terremoto del 2009 che ha segnato profondamente tutto il Paese con 309 vittime e più di 1500 feriti, senza contare le decine di migliaia di sfollati. Questo premio giunge quindi come una vera e propria rinascita dalle ceneri, in cui la cultura del luogo fa da protagonista, come sostenuto dal sindaco, per proiettare la città nel futuro.

Crediti Immagine: Sito Web del Comune dell’Aquila (scatto di Lorenzo Di Cola)

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