Papa Francesco (@Shutterstock)
I simboli papali sono numerosi, e in questo articolo ne vedremo uno in particolare: l’anello del pescatore. Questo anello viene distrutto (o almeno danneggiato) alla morte di ogni pontefice: vediamo perché.
Si tratta di un anello che i pontefici indossano all’anulare della mano destra in varie occasioni. Originariamente aveva la funzione di sigillo e garantiva l’autenticità di ciò su cui era posto. I proprietari lo intingevano nella cera calda e sigillavano vari tipi di documenti, era, insomma, la loro “firma”. Tradizionalmente era in oro o argento dorato e riportava un’immagine e il nome del Papa a cui apparteneva. Oggi il materiale è a discrezione del pontefice: ad esempio Papa Francesco lo portava in argento dorato con l’immagine di San Pietro con le chiavi.
Data la sua funzione era necessario che venisse distrutto quando il proprietario veniva a mancare. Così, per molti secoli, è stato in vigore il rito della frantumazione, dove l’anello veniva spezzato dal cardinale camerlengo (che è incaricato di “reggere” la Santa Sede tra la morte di un papa e la nomina del successore) con un apposito martelletto. Invece, dal 1996, con l’emanazione della Costituzione apostolica Universi dominici gregis da parte di Giovanni Paolo II viene solo rigato, in modo da non poter più essere usato, ma senza distruggerlo. Questo anche perché, dall’ottocento, non ha più la funzione di sigillo, ma è rimasto comunque di grande valore simbolico.
L’anello papale è detto del pescatore o anello piscatorio (dal latino anulus piscatoris). “Il pescatore” è San Pietro, primo papa della storia, che getta la rete da pesca come raccontato nel celebre episodio del Vangelo secondo Luca (5,1-11). Da questo episodio, il primo incontro fra Pietro e Gesù a pesca, deriva l’iconografia e il nome dell’anello. Attenersi alla figura di Pietro con le reti non è obbligatorio, ad esempio molti anelli raffiguravano Pietro senza le reti e senza altri riferimenti alla pesca, o con altri simboli cristiani. Sul bordo, però, l’anello reca sempre il nome del Papa.
Articolo di Noemi Barlocco per Nasce Cresce Ignora.
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