I tumulti e gli screzi tra Russia e Ucraina sembravano poter terminare in maniera pacifica, ma nella notte la Russia ha dato il via alle ostilità. Alle ore 3:50 di questa notte (orario italiano), le truppe russe hanno bombardato la città di Odessa e altri soldati puntano la città vicina di Kharkiv, dando così il via all’invasione.
I cittadini ucraini erano già stati avvisati più volte di lasciare le città e rifugiarsi nelle campagne. Con i bombardamenti sulle due metropoli, è iniziato ufficialmente l’esodo da Kiev verso luoghi più sicuri, visto che il prossimo obiettivo sarà proprio la capitale. Alle ore 6:30 infatti, è suonata la sirena della contraerea e dell’avviso di bombardamenti, visti gli attacchi missilistici scagliati dalle truppe russe.
Marcia di soldati (@Shutterstock)
Il leader russo Putin nella notte ha annunciato l’operazione ucraina, affermando di dover proteggere il Donbass. Le parole del presidente sono agghiaccianti e dirette verso il suo obiettivo:
“Lancio l’appello alle truppe ucraine di fare ritorno a casa. I piani di Mosca non includono l’occupazione dell’Ucraina ma smilitalizzare il Paese con un’operazione speciale. Ho deciso di dare inizio ad un conflitto per difendere la popolazione da chi vuole denazificare l’Ucraina. Parlo anche con gli stati appartenenti alla NATO; chi interferirà nella questione ucraina ne pagherà le conseguenze in una maniera mai vista prima dal mondo“.
Nella serata di ieri si è svolta una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell’Onu, nella quale hanno partecipato le varie ambasciate. Il segretario generale, Antonio Guterres, si è detto turbato dalle manovre di Putin:
“È il momento più triste del mio mandato da segretario generale Onu. Presidente (riferito a Putin), nel nome dell’umanità, porta indietro le truppe russe. Questo conflitto deve fermarsi ora, questa guerra non ha senso e viola i principi della Carta Onu. In queste ore buie, i nostri pensieri sono con l’Ucraina e le donne innocenti, uomini e bambini che affrontano questo attacco non provocato e la paura per la loro vita. Rischia di essere la peggior guerra del secolo“.
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Di Enea Bacciocchi
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