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La laurea non sarà più essenziale per raggiungere posizioni importanti in diverse multinazionali statunitensi

di Francesco Ferri

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Come riportato dal The Wall Street Journal diverse multinazionali come Google, IBM o Delta hanno deciso di eliminare la laurea come requisito per avere accesso a posizioni lavorative importanti. Questa particolare scelta, in netto contrasto con la tendenza che si è sempre seguita, è dovuta al divario creatosi fra le offerte di lavoro e i disoccupati alla ricerca di un nuovo impiego. Si tratta sicuramente di un cambiamento molto importante perché potrebbe offrire opportunità nemmeno immaginate a moltissime persone.

Mercato del lavoro ristretto

La motivazione, come già accennato, sarebbe da ricercare proprio nel divario importante che esiste fra la richiesta e l’offerta nel mondo del lavoro. Negli Stati Uniti, nel mese di settembre, le offerte di lavoro erano 10,7 milioni rispetto ai 5,8 milioni di disoccupati. Un’incongruenza insolita ma importante, capace di far prendere decisioni particolari alle aziende. Addirittura, anche certi Stati come il Maryland hanno optato per ridurre i requisiti di laurea per poter ricoprire diverse posizioni statali. Ciò ha permesso di avere una vera e propria impennata di assunzioni.

Esperienza più importante della laurea

A discapito della sola istruzione universitaria ora i nuovi criteri di assunzione prevedono, in particolare, di possedere esperienza e grande capacità. Diverse professioni rimarrebbero ovviamente precluse a chi non possiede una laurea specialistica, come medicina o ingegneria. Per altre posizioni, invece, ci sarebbe richiesta di requisiti variabili a seconda del settore di appartenenza, come in alcune posizioni tecnologiche. Non mancano, ovviamente, le tradizionali professioni che non richiedono alcun tipo di requisito, come i lavoratori al dettaglio.

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