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Kramer e l’impresa di una vita: il Mondiale? No… le figurine dei Pokémon!

di Andrew Pompili

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Il giocatore del Borussia Mönchengladbach, Christopher Kramer, è stato per anni uno dei tanti grandi talenti del calcio tedesco. Classe 1991, centrocampista,  non ha ancora mai avuto l’opportunità di giocare in grandissimi club, anche se la sua reputazione in patria è delle migliori. Nella sua carriera, ha vinto un solo titolo, il più prestigioso: il mondiale con la Germania nel 2014.

Kramer e la perdita della “memoria” in una notte stellare

Domenica 13 Luglio 2014 si è disputata la finale dei Mondiali tra Germania e Argentina. La compagine tedesca aveva umiliato il Brasile, paese ospitante di quel Mondiale per 7 a 1, mentre l’Argentina di Messi aveva battuto ai calci di Rigore l’Olanda. In quella finale c’era anche “l’Italia”, visto che l’arbitro di quel match era il bolognese Nicola Rizzoli. Kramer era stato schierato titolare dall’allenatore tedesco Löw. Dopo mezz’ora dall’inizio della partita, il centrocampista del Borussia Mönchengladbach è stato sostituito dal tecnico tedesco dopo un tremendo scontro con il difensore argentino Ezequiel Garay. L’arbitro Rizzoli consigliò la sostituzione dopo che Kramer gli chiese quale partita si stesse giocando. Venne sostituito, ma fortunatamente per lui, bastò una fasciatura che, gli permise di poter assistere alla vittoria dei suoi compagni di squadra con la rete di Götze e assistere ai successivi festeggiamenti. Di quella serata, Kramer ha però pochi ricordi sfocati. C’è qualcosa che però ricorda molto bene: la più grande “impresa” della sua vita.

Christopher Kramer

Christopher Kramer (@Shutterstock)

Kramer e la passione per i Pokemon

Come sappiamo, tutti i calciatori hanno degli hobby. In una recente intervista a Sportbible, il centrocampista del Borussia Mönchengladbach ha raccontato di aver raggiunto un grande traguardo: essere riuscito a collezionare tutte le 151 le carte originali dei Pokémon, un qualcosa che per ogni bambino cresciuto negli anni Novanta è decisamente un sogno. Queste le sue dichiarazioni:

Credo che ogni persona della mia età da bambino sia stato un fan dei Pokémon. Era divertentissimo collezionare le carte sin da quando andavo alle elementari. E ho sempre desiderato averle tutte. Devo dire che alcune le ho dovute comprare, ma non le ho pagate molto. E non so quale sia il loro valore, ma non le venderei mai”. Un qualcosa di cui neanche chi ha vinto due volte il Triplete forse può vantarsi. “Credo che molti dei miei colleghi collezionassero anche loro le carte da piccoli, ma poi hanno smesso. Ma molti mi hanno fatto le congratulazioni”.

L’obiettivo di Kramer è quello di diventare un top player, essere ingaggiato dai miglior club, diventare uno dei calciatori più forti della storia del calcio tedesco. Ha 31 anni e ancori margini di miglioramento. Se riuscirà a dedicare la stessa attenzione con la quale ha collezionato tutte le carte dei Pokemon, riuscirà a togliersi grandissime soddisfazioni sul piano sportivo. Resta curioso il fatto che nella sua mente la grande impresa resti quella legata ai Pokémon e non quella del Mondiale vinto da protagonista. La memoria a volte fa proprio brutti scherzi.

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di Andrew Pompili

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