Kobe Bryant ci ha lasciati esattamente due anni fa. Una delle maggiori icone mondiali dello sport e non solo, che ha impresso un segno indelebile nelle vite di milioni di persone. Il 26 Gennaio 2020 un tragico incidente in elicottero a Los Angeles ha spezzato la vita di 9 persone, tra cui la sua e quella di sua figlia Gianna, di 13 anni. La redazione di Nasce, Cresce, Ignora vuole omaggiarne la memoria attraverso le sue stesse parole, scritte per il giorno del suo ritiro dalle competizioni. Parole che molti di voi forse ricorderanno, dal momento che furono parte integrante di Dear Basketball, il cortometraggio Premio Oscar nel 2018.
“Caro Basket, dal momento in cui ho cominciato ad arrotolare i calzini di mio padre e a lanciare immaginari tiri della vittoria nel Great Western Forum ho saputo che una cosa era reale: mi ero innamorato di te. Un amore così profondo che ti ho dato tutto, dalla mia mente al mio corpo, dal mio spirito alla mia anima. Da bambino di 6 anni profondamente innamorato di te non ho mai visto la fine del tunnel. Vedevo solo me stesso che ci correva ancora attraverso. E per questo ho corso. Ho corso su e giù per ogni parquet, dietro ad ogni palla persa, PER TE. Hai chiesto il mio impegno, ti ho dato il mio cuore. Perché c’era tanto altro dietro. Ho giocato nonostante il sudore e il dolore, non per vincere una sfida, ma perché TU mi avevi chiamato. Ho fatto tutto per te, perché è quello che fai quando qualcuno ti fa sentire vivo, come tu mi hai fatto sentire. Hai fatto vivere a un bambino di sei anni il suo sogno di essere un Laker, e per questo ti amerò per sempre. Ma non posso più amarti con la stessa ossessione. Questa stagione è tutto quello che mi resta. Il mio cuore può sopportare la battaglia, la mia mente può gestire la fatica, ma il mio corpo sa che è ora di dire addio. E va bene. Sono pronto a lasciarti andare. E voglio che tu lo sappia, così entrambi possiamo assaporare ogni momento che ci rimane insieme. I momenti buoni e quelli meno buoni. Ci siamo dati entrambi tutto quello che avevamo. E sappiamo entrambi, indipendentemente da cosa farò, che rimarrò per sempre quel bambino con i calzini arrotolati”.
“Ti amerò per sempre”.
Il ricordo di Kobe vivrà per sempre, non solo nel cuore dei suoi tifosi. Icone come lui non muoiono mai: certe fiamme hanno semplicemente dato troppo al mondo per potersi spegnere. 5 secondi sul cronometro e palla nelle tua mani Kobe: 5…4…3…2…1…
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di Domenico Scala
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