La stagione della Juventus è finora stata un travaglio giudiziario più che sportivo; prima viene sanzionata di 9 punti, poi diventano 15, vengono tolti ma forse verranno ridati. Insomma, a questa situazione di per sé inaccettabile perché rischia di falsare una stagione, si potrebbe aggiungere la mano pesante dell’UEFA.
Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il massimo organo calcistico europeo si sarebbe “spazientito” in seguito ai continui ripensamenti della giustizia sportiva italiana. Ovviamente la situazione riguarderebbe l’inchiesta plusvalenze, mentre sarebbero filoni separati quella sugli stipendi e il caso Superlega.
Ma perché la UEFA potrebbe propendere per l’esclusione della Juventus? Sostanzialmente, a Nyon stanno conducendo in parallelo a quanto fatto dalle autorità italiane la loro indagine sul caso plusvalenze, ma prima di giungere a un verdetto vorrebbero capire quale sarà il destino dei bianconeri. Infatti, la Confederazione vorrebbe avere entro fine luglio un quadro certo delle prossime squadre che parteciperanno alle competizioni per club. Questa scadenza non è casuale, perché da metà estate cominciano appunto i preliminari delle varie competizioni.
Secondo La Rosea, qualora la Juventus non dovesse qualificarsi per nessuna coppa, il problema non si porrebbe. Infatti, Nyon potrebbe aspettare i tempi della giustizia italiane e poi comminare l’eventuale sanzione, che non è detto che sia per forza l’esclusione ma data la gravità delle accuse di certo non sarà leggera, per il primo anno utile (ovvero la stagione 2024-25). Caso radicalmente diverso se invece la Vecchia Signora dovesse ottenere una qualificazione; la UEFA darebbe tempo alla giustizia nostrana di pronunciarsi al massimo entro fine luglio, dopodiché procederebbe con l’esclusione a priori per evitare problemi con l’organizzazione delle coppe. Al momento è troppo presto per propendere su una piuttosto che l’altra eventualità, ma l’eventualità migliore per la Juventus è che il processo italiano giunga alla sua conclusione il prima possibile, ovviamente condito da una qualificazione in Europa. che sarebbe una sorta di garanzia.
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