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Juventus: il CdA ha approvato il bilancio in perdita per 254 milioni di euro

di Alessio Caruso

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Nei giorni scorsi si è tenuto il Consiglio di Amministrazione della Juventus, che nonostante le vociferate dimissioni di Nedved, ha solamente portato all’approvazione del bilancio della stagione 2021/22…

Il comunicato della Juventus: confermata la perdita da 254 milioni di euro

Di seguito riportiamo quanto affermato nel comunicato stampa ufficiale:

“Il consiglio di amministrazione di Juventus Football Club ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio concluso il 30 giugno 2022. La perdita d’esercizio ammonta a 254 milioni di euro con ricavi pari a 443 milioni di euro. In netto miglioramento la posizione finanziaria netta della società. Il bilancio in questione è ancora fortemente condizionato dagli effetti della pandemia che, auspicabilmente, sono alle spalle.

La stagione attuale, iniziata il 1 luglio 2022, pur influenzata da un contesto non favorevole, prevede un risultato in sensibile miglioramento. Nel mese di giugno è stato approvato il piano triennale (2022-2025) che delinea le linee strategiche e operative della società. Tale piano conferma sostanzialmente gli obbiettivi già contenuti nell’ultima revisione del 2021, quando la pandemia era ancora in pieno svolgimento”.

Alla luce di questi dati, per il club bianconero è previsto un piano per il rientro, volto a tagliare diverse spese importanti quali relative alla rosa e agli ingaggi della stagione corrente.

L’evoluzione del debito bianconero dalla stagione 2017/18

Il debito del club ha iniziato la sua crescita nella stagione 2017/18, quando la cifra ammontava a 19.2 mln di euro. Nelle successive quattro stagioni sono poi diventati prima 39.9 mln, poi 89.5 mln (complice, da qui in poi, anche la situazione Covid-19), 210 mln e infine 250 mln [Sky Sport].

Le motivazioni dietro l’aumento del debito sono da ricercare dietro a spese non previste, come ad esempio i costi di gestione dello Juventus Stadium, stadio di proprietà e quindi economicamente gestito solo dalla società, che nel periodo di chiusura al pubblico, non ha avuto il sostentamento dato solitamente dal costo dei biglietti.

Ma non solo; un’altra motivazione è data dalle scelte di mercato intraprese nel corso degli anni, con giocatori acquistati a prezzi proibitivi (Cristiano Ronaldo e de Ligt su tutti), o acquistati a parametro zero ma con ingaggi da superstar (Ramsey e Rabiot).

Arrivati a circa 608 milioni di euro di debito in cinque anni, è arrivato il momento di impostare un mercato basato sui giovani come fatto negli ultimi anni da Milan e Napoli?

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