Se dovessimo pensare ad un videogioco che punta tutto o quasi al lato artistico e culturale, in molti penseremmo a Journey. Il titolo del 2012 uscito per PlayStation, PC e iOS è un punto fermo del medium videoludico. Infatti, il piccolo progetto indie di Thatgamecompany è riuscito nell’impresa di conquistare milioni di cuori ed elevare il videogioco su un nuovo livello. Il creatore, Jenova Chen, fiero dei suoi lavori e dell’importanza che ricopre il videogioco nella società odierna si domanda però perché tutt’ora questo settore venga mal visto e trattato con poco rispetto. Ecco le sue parole.
In una recente rivista rilasciata a IGN US, il creatore di Journey, Jenova Chen, ha voluto fare il punto della situazione sull’impatto sociale e culturale dei videogiochi nella società odierna. Il fulcro del suo discorso è girato attorno all’inspiegabile trattamento che solitamente subisce l’ottava arte. Chen ha fatto l’esempio di come uno scrittore cinematografico è trattato con il dovuto rispetto e riconoscimento mentre uno sviluppatore di videogiochi no. Nello specifico chi crea un videogioco è visto come il padre di un prodotto dannoso.
Le parole di Chen sono avvalorate dai casi in tutto il mondo, ma soprattutto in USA, che vedono il videogioco spesso come principale imputato per ogni male. Ad esempio, dice Chen, i videogiochi sono visti come il motivo della violenza dei ragazzi e la causa di sparatorie e casi simili. Con tanto di Congresso americano che imputa gli sviluppatori di videogiochi il rendere i ragazzi violenti. Ma Jenova Chen ha un pensiero riguardo questi stereotipi negativi attorno al medium ludico.
Secondo lui, una delle cause va attribuita ai videogiochi mobile. Infatti, sarebbero loro in parte a macchiare l’immagine artistica del videogioco. Visto che la maggior parte dei giochi mobile puntano unicamente alle micro-transizioni e al vendere pubblicità. Smarrendo cosi completamente lo scopo artistico. Ovviamente Chen non fa di tutta un’erba un fascio. Anche lui ha lanciato alcuni mobile games e riconosce perfettamente l’esistenza di artistiche eccezioni dal tipico free-to-play aggressivo. In conclusione, non ha voluto fornire dettagli sul nuovo progetto a cui sta lavorando, ma spera che possa ripetere il successo culturale del suo Journey.
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di William Tinella
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