José Mourinho (@Shutter Stock)
La riunione fra i Friedkin e Lina Souloukou, CEO della Roma, ha emesso un verdetto. José Mourinho ha appena concluso l’esperienza alla Roma dopo due stagioni e mezza dal suo ingaggio.
Il 25 maggio 2022 José Mourinho si trovava in lacrime all’Arena Kombëtare di Tirana. Un pianto di gioia, per aver portato una squadra e un popolo al primo trionfo europeo dopo la vittoria della Coppa delle Fiere nel 1961. La UEFA Conference League svetta ancora oggi nel palmarès della Roma; l’apice della carriera del portoghese in maglia giallorossa. Eppure la storia di amore nata due anni fa si è dissolta.
La prima stagione ha portato con sé un trofeo molto importante per la tifoseria romanista. Quest’ultima ha seguito lo “Special One” anche nei periodi più difficili, che sono stati tanti. Lo scorso campionato è stato condotto sotto le aspettative, e l’uscita agli ottavi di finale della Coppa Italia contro la Cremonese non ha migliorato la situazione in ambito nazionale. Eppure la cavalcata in Europa League, con il trionfo mancato solamente ai calci di rigore, ha dato speranza a una squadra che ha dimostrato tutto il suo potenziale.
Mourinho (@Shutterstock)
La stagione 2023-24 finora ha seguito il trend negativo delle precedenti. Giocatori svalorizzati come Lorenzo Pellegrini, Gianluca Mancini e Leonardo Spinazzola, una sequenza di infortuni incredibili (soprattutto in difesa), oltre a evidenti problemi sul campo. La Roma non riesce a giocare in maniera armoniosa, le idee sono poche e confuse. Che José Mourinho non adotti un gioco propositivo è noto, ma almeno il calcio “difensivista” deve essere portato avanti nel migliore dei modi. Un po’ come sta facendo Massimiliano Allegri alla Juventus.
Insomma, è evidente come l’idillio fra José Mourinho, e tifoseria, società e giocatori della Roma fosse tramontato già da tempo. Il portoghese ha fatto vincere un trofeo ai giallorossi dopo tanti anni, eppure in due stagioni e mezza del suo lavoro la squadra non è migliorata. Questo nonostante innesti importanti come Paulo Dybala e giocatori in prestito su cui contare come Romelu Lukaku e Leandro Paredes.
Vedremo nei prossimi giorni chi prenderà il suo posto, anche se le ipotesi convergono su Daniele De Rossi come traghettatore.
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