In Italia, lo sappiamo, la burocrazia non è mai stata velocissima. Negli ultimi mesi, però, i tempi d’attesa per ottenere il passaporto sono diventati talmente lunghi da sembrare un’agonia. Andiamo a scoprire i diversi motivi di questi ritardi, che stanno causando milioni di euro di danni.
Guardando solo nelle maggiori città italiane, da Milano a Torino, passando per Roma e centri più piccoli come Parma, possiamo notare che ottenere un passaporto, in questo momento, è impossibile. Anche cercare di ottenere un semplice appuntamento con gli uffici preposti è diventato impraticabile.
Attese lunghissime, fino ad 8 mesi, che costringe milioni di persone ad attendere invano il rilascio del documento. Per cercare di ovviare alla situazione, alcune questure hanno aperto a degli open day. Alcuni giorni fa la Questura di Torino ha comunicato l’apertura straordinaria di tutti i commissariati della città.
Il primo open day si è svolto il 28 gennaio, mentre gli altri si svolgeranno il 25 febbraio, 25 marzo, 22 aprile e 27 maggio. Una buona decisione, ma che ha avuto notevoli difficoltà. Sui social molti utenti hanno pubblicato diverse foto dei vari commissariati, con lunghe file di persone ad attendere il proprio turno.
Secondo le previsioni, sarebbero stati oltre 6mila i cittadini in coda per ottenere o rinnovare il passaporto. Un problema che si è presentato anche nel resto della Nostra Penisola.
Ma quali sono i motivi di tutti questi disagi? In realtà sono diversi. Il primo è rappresentato dai ritardi per le pratiche accumulate durante le fasi più critiche del Covid-19. Un altro motivo è la Brexit del Regno Unito, che ha causato molti disagi a tutti gli italiani residenti sull’isola e non solo. Tra i motivi del ritardo, possiamo inserire anche i problemi per rilasciare anche le carte d’identità, indispensabili per ottenere il passaporto, generando ritardi aggiuntivi.
Un’altra causa l’ha spiegata in Parlamento la deputata di Alleanza Verdi e Sinistra Francesca Ghirra, la scarsità di personale nei vari uffici competenti. Tutti questi fattori hanno portato a conseguenze gravi, soprattutto al settore turistico.
Come riporta Assoviaggi-Confesercenti, tutte le agenzie di viaggio associate, hanno ricevuto oltre 80mila richieste di disdette dai loro clienti. I cittadini, vista l’impossibilità di partire senza passaporto, hanno dovuto rinunciare ai loro viaggi, causando oltre 150 milioni di perdite al settore turistico.
Ad aggiornare la situazione ci ha pensato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che al programma Tg4 “Diario del giorno“, in ‘onda su Rete 4 ha dichiarato: “Dopo il Covid c’è stata un’esplosione di richieste con la ripresa dei viaggi: nel 2022 ne sono stati rilasciati 1,8 milioni. Puntiamo su aperture straordinarie, intensificazione degli appuntamenti e postazioni più performanti. Confido che già dalle prossime settimane avremo un alleggerimento del carico”.
Una situazione difficile, che ha messo in difficoltà migliaia di cittadini in tutta Italia.
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