Google (@Shutterstock)
Negli ultimi giorni, la tematica principale in Italia riguarda il maltempo dovuto al cambiamento climatico e tutti i danni che si sta trascinato dietro. Sono sotto gli occhi di tutti le drammatiche immagini dell’Emilia Romagna, in ginocchio a causa della catastrofica pioggia e delle varie inondazioni, che hanno causato diverse morti e danni per miliardi di euro.
Non solo, altre ragioni, come Sicilia, Calabria e Piemonte, hanno subito danni più o meno rilevanti a causa del maltempo e di tutto quello che ne è scaturito. Un problema che ormai da molti anni colpisce l’Italia, al quale nessuno è mai riuscito a porre rimedio. Per evitare altri disastri del genere (o quantomeno per prevederli in tempo), Google è pronto a inviare anche nel nostro Paese Flood Hub, un sistema che visualizza e prevede le inondazioni.
A riportare la notizia ci ha pensato la stessa Google, che tramite il suo CEO, Sundar Pichai, ha annunciato l’aggiunta di 60 nuovi Paesi, tra cui l’Italia, nel loro sistema. Flood Hub, da adesso, sarà in grado di controllare e prevedere eventuali inondazioni in circa 80 Paesi sparsi per il Pianeta, in aiuto di un totale di 460 milioni di persone.
Tra le aree e i Paesi aggiunti, oltre all’Italia, troviamo nuove zone dell’Africa, nella regione Asia-Pacifico, in Europa, in America Meridionale e Centrale.
Questo nuovo sistema è in grado di anticipare le previsioni di eventuali inondazioni fluviali. Tutto questo grazie all’intelligenza artificiale che utilizza diverse fonti di dati pubblici disponibili, tra cui previsioni del meteo, immagini satellitari ecc.. Il sistema combina due modelli, quello idrologico e quello di inondazione. Il primo modello prevede la quantità d’acqua presente e che scorre in un fiume, mentre il secondo quanto sarà profonda l’acqua e le aree interessate dall’eventuale inondazione.
Un sistema migliorato, come spiega Yossi Matias, VP Engineering & Research and Crisis Response Lead di Google, che sul sito del colosso statunitense ha dichiarato:
“I governi, le organizzazioni umanitarie e i singoli individui, potranno utilizzare Flood Hub per agire tempestivamente e prepararsi all’emergenza. Si potranno visualizzare i dati e le previsioni sulle inondazioni rilevanti a livello locale fino a 7 giorni prima dell’evento. Un aumento rispetto allo scorso anno, quando le informazioni erano disponibili solo con 48 ore di anticipo”.
“L’obiettivo – conclude Matias – è quello di espandere ulteriormente gli avvisi di previsione delle inondazioni nella Ricerca Google e Google Maps, con l’obiettivo di rendere queste informazioni disponibili agli utenti dei nostri prodotti quando ne hanno più bisogno”.
Un’iniziativa lodevole, in un momento critico per i cittadini italiani e di tutto il mondo, costretti, ogni giorno, a subire le catastrofiche conseguenze del cambiamento climatico. Per altre notizie e news di qualsiasi genere, seguiteci su Nasce, Cresce, Informa! Cliccate questi link per altri articoli che potrebbero interessarvi:
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