di Redazione NCI
In queste vacanze natalizie è iniziata una vera e propria “caccia al tampone”. Per passare le festività insieme ai propri cari, molti sono ricorsi al tampone in farmacia e a quelli “fai da te”. Vista l’enorme richiesta, molte scorte sono terminate e la lista d’attesa continua ad aumentare in vista del tanto atteso Capodanno.
Statistiche alla mano, i tamponi che compriamo e facciamo in casa autonomamente non sono molto affidabili: 1 su 4 purtroppo non segnalano la positività. Per quelli eseguiti in farmacia invece, l’errore è solo del 10%. Anche i vaccinati con 2 o 3 dosi, purtroppo corrono il rischio di contagio, ma ovviamente in percentuale minore e con sintomi meno gravi.
Il tampone: tipologia e affidabilità
Il tampone molecolare è sicuramente il più affidabile tra le diagnosi per rilevare il virus. Viene eseguito su un campione prelevato dal naso e dalla bocca e il margine di errore è praticamente nullo. Questo perché riescono a rilevare il Covid-19 anche in soggetti con bassa carica, pre-sintomatici o asintomatici e soprattutto sono eseguiti da esperti. Ovviamente, a differenza di quelli rapidi, cambia anche la fascia di prezzo: circa €90 per quello molecolare e circa €15 per quello farmaceutico.
I test rapidi su saliva non sono raccomandati, perché non raggiungono i livelli minimi accettabili di sensibilità e specificità (capacità di individuare i negativi). Sono pertanto esclusi dall’elenco europeo dei test validi per ottenere il green pass.
Come ultimo, troviamo il test sierologico o “pungidito”. Questo test è indipendente e non è utile per sapere positività o negatività al virus. Infatti, misura la presenza o meno di anticorpi nel sangue, ma senza misurarne la quantità e non indica se l’infezione è in atto o è già avvenuta.
È un momento storico davvero complesso per l’umanità e perciò è opportuno prendere tutte le precauzioni necessarie per stare il meglio possibile. Per altre notizie di attualità, continuate a seguire il sito di NCI!
Di Enea Bacciocchi
© RIPRODUZIONE RISERVATA