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Italia brillante nelle competizioni europee: siamo davvero tornati?

di Cristian Castellini

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Era la fine dell’inverno del 2006. La neve caduta su quasi tutto il nord Italia iniziò a lasciare spazio al tepore primaverile, e nello stesso periodo 3 squadre italiane raggiunsero i quarti di finale della Champions League: Milan, Inter e Juventus.

17 anni dopo l’evento si è ripetuto: le due formazioni meneghine e il Napoli sono entrate fra le migliori 8 del Continente. Oltre a questo, le nostre rappresentanti in Europa e Conference League stanno facendo un ottimo percorso. Ora possiamo porci la domanda chiave: il calcio italiano è tornato?

Champions League

Milan

Il Milan è riuscito a tornare nella massima competizione europea per la seconda volta consecutiva dopo diverse stagioni di astinenza. Il superamento non scontato dei gironi è stato alla base degli Ottavi di finale perfetti conseguiti dai rossoneri. Il tutto ha definitivamente messo la parola “fine” a una serie di stagioni terribili; un tunnel lunghissimo che sembrava senza fine, illuminato dall’ex capitano Paolo Maldini insieme a Frederic Massara, che grazie al “Prometeo” Stefano Pioli sono riusciti a riaccendere il fuoco nel Diavolo. Certo, il Tottenham ha creato poco o niente in 180 minuti, a testimonianza del difficile momento che gli Spurs stanno vivendo, tuttavia ciò non toglie alcun merito ai rossoneri, visti Oltremanica come una facile preda.

Prima lo Scudetto, culmine di anni di crescita, e oggi il sogno raggiunto con i Quarti di finale della massima competizione europea, rendendo inoffensivo il Tottenham di Antonio Conte. Un traguardo sofferto, che dovrebbe essere consuetudine per una squadra che ha vinto 7 Champions League, seconda solo al Real Madrid nell’albo d’oro del torneo. Ci sarà però da affrontare un Napoli semplicemente ingiocabile, sebbene in campo europeo di pronostici certi non ce ne sono.

Inter

Parole simili possono essere riservate verso l’altra sponda dei Navigli; l’Inter non raggiungeva le prime 8 squadre d’Europa dalla stagione 2010-11, quella successiva all’anno di gloria del triplete. Molti anni bui, come quelli vissuti dai cugini, poi un lento percorso di crescita iniziato con l’arrivo di Suning ad Appiano Gentile. L’ingaggio di Luciano Spalletti, che ha posto le fondamenta, poi quello di Antonio Conte, che ha portato una mentalità vincente con lo Scudetto, e infine l’entrata in scena di Simone Inzaghi, che si sta dimostrando ottimo nei contesti di coppa. Una strategia chiara di Zhang, Marotta e Ausilio, che ora puntano a sognare l’unico trofeo che gli manca per mettere il punto esclamativo a un ciclo positivo; la Coppa delle Grandi Orecchie è sempre stato il sogno di Zhang. Dopo la doppia sfida contro il Porto.le possibilità sono inevitabilmente aumentate, ma occhio a sottovalutare il Benfica. A proposito, sarà necessario capitalizzare tutte le palle gol del cas, visto che l’1-0 di San Siro contro i Dragoes ha fatto patire parecchio al ritorno.

Inter (@Shutterstock)

Napoli

Infine il Napoli, che sta dispensando magia calcistica allo stato puro. Un’alchimia di squadra che solo uno stregone esperto come Luciano Spalletti poteva creare. I partenopei ormai da anni giocano ad ottimi livelli, ma gli è sempre mancato lo step decisivo per vincere; quest’anno il calcio sembra voler restituire tutto agli Azzurri, con gli interessi. Dominio in campionato, con un +18 sulla seconda che mette i brividi a tutta Italia, ma anche in Champions League, dove Kvaratskhelia e Osimhen stanno seminando il panico. Un girone superato in maniera più che convincente, e il raggiungimento dei Quarti di finale per la prima volta nella storia del Napoli hanno posto le basi per sognare in grande. Il doppio confronto con l’Eintracht è stato per la banda di Spalletti una mera formalità: avversario sportivamente annichilito, passaggio del turno mai in discussione.

Possibilità per le 3 italiane di arrivare a Instanbul

Napoli, Inter e Milan, quali e quante possibilità hanno di passare? Il sorteggio che ha indicato il percorso finale della Champions League avvenuto a Nyon lo scorso venerdì non lascia dubbi: c’è il 75% di probabilità che l’Italia venga rappresentata nella finale di Istanbul. L’unica squadra che potrebbe minare questo avvenimento speciale sarebbe il Benfica; i portoghesi sono la squadra più in forma d’Europa insieme al Napoli, e rappresentano un ostacolo molto duro per l’Inter. Detto questo, adesso per le tre italiane è il momento di sognare, visto che almeno una fra Napoli e Milan sicuramente arriverà in semifinale, e comunque un’Inter nelle migliori condizioni può battagliare per raggiungere le semifinali.

Europa e Conference League

Juventus e Roma proseguiranno il loro cammino nell’Europa League, e una Fiorentina travolgente sul Sivasspor si è confermata tra le favorite per la vittoria della seconda edizione di Conference League. La Lazio invece ha abbandonato la terza competizione europea inginocchiandosi a un ottimo AZ Alkmaar, squadra di assoluta qualità e ben allenata, come ha ampiamente dimostrato. Una nota stonata inserita fra tre serate magiche per l’Italia calcistica.

Bianconeri e giallorossi hanno affrontato e sconfitto due squadre tignose e di qualità: Friburgo e Real Sociedad, entrambe in corsa per entrare in Champions League nei loro campionati. La coppia italiana può arrivare in fondo alla competizione, e anche vincerla. A fermarli potrebbe pensarci il Manchester United, ma Mourinho e Allegri punteranno forte per la vittoria di quella che fu la Coppa UEFA. Se per i giallorossi il sorteggio è stato favorevole, regalandogli buone possibilità di raggiungere la finale, la Juve, in caso di passaggio del turno con lo Sporting Lisbona, dovrà scontrarsi o con i “Red Devils” oppure contro la squadra regina della competizione, il Siviglia.

Fiorentina (@Shutterstock)

La Fiorentina si è dimostrata una squadra matura nelle coppe, un po’ meno in campionato. I quarti di finale della Conference League sono stati conseguiti anche grazie allo slancio di un buon periodo in campionato, oltre che a un ritrovato potenziale offensivo soprattutto grazie alla rinascita di Arthur Cabral. La squadra di Vincenzo Italiano può tentare di mantenere la coppa in Italia, visto che l’avversario più temibile rimasto è il West Ham, in netta difficoltà nella Premier League. Ma mai più sottovalutare l’AZ Alkmaar, come ci ha insegnato la Lazio

Il calcio italiano è risorto?

Potrebbe essere presto per parlare, ma il fatto che la Serie A sia il campionato più rappresentato nelle tre competizioni europee, con 6 squadre rimaste, è un bel segnale. Ovviamente, ciò non significa che i problemi strutturali della nostra federazione siano da “nascondere sotto il tappeto”, come abbiamo trattato in questo articolo.

Va comunque elogiata la capacità dei dirigenti delle nostre squadre; le società hanno sapientemente allestito rose competitive, seguendo filosofie diverse ma tutte riuscite in ambito europeo. E qualche lezione ai “Paperoni” della Premier League potremmo averla data, visto che proprio un’italiana, il Milan, ha eliminato il Tottenham, non la società più ricca d’Inghilterra ma che sicuramente ha limiti di spesa minori rispetto a quelli dei rossoneri. La speranza è che una delle tre possa arrivare in fondo, e le probabilità come abbiamo visto sono alte.

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