Attualità

Iran-Israele: Trump valuta se entrare in guerra

Trump chiede la resa incondizionata dell’Iran e dice: “Sappiamo con esattezza dove la cosiddetta Guida suprema si nasconde. È un bersaglio facile, ma lì è al sicuro, non lo elimineremo, almeno per ora“. Secondo i media statunitensi sono ora in corso trattative sulla possibile entrata in guerra degli USA.

Le comunicazioni di Trump

Dopo essersene andato in anticipo dal G7, riunitosi in Canada, ed essere tornato alla Casa Bianca, il presidente americano ha lanciato una serie di minacce contro l’Iran: “Abbiamo adesso il controllo completo e totale dei cieli sopra l’Iran“, ha detto. Uno dei consiglieri poi sottolinea che questa presa di posizione coinvolge nello specifico gli Stati Uniti e che non si tratta di una plurale alleanza di paesi con Israele. Il leader dell’Iran, Khamenei, risponde così su X: “La battaglia ha inizio“.

Dopo questa serie di post, Trump ha convocato il consiglio per la Sicurezza nazionale nella Situation Room (la sala in cui i presidenti americani si installano per tenere sotto controllo le crisi, monitorare le guerre o decidere se partecipare a una di esse), dove è rimasto per un’ora e venti minuti.

Il presidente israeliano Benjamin Netanyahu (che ha parlato al telefono con Trump) e il ministro della Difesa Israel Katz sperano in un’entrata in guerra degli USA. Le forze militari statunitensi sono, infatti, le uniche in grado di trasportare e sganciare le Gbu-57. Le testate esplosive da 14 tonnellate potrebbero penetrare la fortezza attorno alla centrale nucleare di Fordow, scavata dentro una montagna.

L’Europa

Alcuni dei paesi europei presenti al G7 non sono riusciti a comprendere la presa di posizione del presidente americano riguardo la guerra tra Iran e Israele. Nello specifico, il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer avevano affermato che Trump non aveva alcuna intenzione di partecipare al conflitto al fianco di Netanyahu. Al contrario, il cancelliere tedesco Friedrich Merz aveva affermato che: “dipende dalla volontà del regime di tornare a negoziare. Dobbiamo aspettare e vedere“.

Fino a lunedì il presidente americano vagheggiava sulla possibilità di negoziare, mentre ora sembra voler pretendere la resa totale.

Fonti: tgcom24, Corriere della Sera

Scritto da: Gaia Cobelli

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Redazione Network NCI

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