Mattia Ferrari, meglio conosciuto sul web come Victorlaszlo88, è un noto youtuber e streamer italiano che da oltre dieci anni sul suo canale racconta e parla di cinema e di serie tv (ma non solo) agli appassionati. La redazione di Nasce, Cresce, Ignora ha deciso di intervistarlo per approfondire la sua passione e discutere del suo particolare metodo di fare cultura. In particolare ci siamo soffermati su quello che può essere considerata un’altra delle tante eccellenze italiane spesso “ignorate” dal grande pubblico: il mondo degli youtuber/streamer!
“Nel 2009 avevo aperto insieme ad un amico un canale, facevamo dei vlog in cui parlavamo delle notizie della giornata in maniera più o meno comica. Passato qualche mese, dato il discreto successo dei nostri video, mia madre mi suggerì di aprire un canale per conto mio in cui parlare di cinema. Era tutto pronto, registrai anche un video, ma non mi piacevo per niente. Inizialmente quindi lasciai perdere, ma a gennaio 2010 vidi un film che mi colpì tantissimo (Avatar) e mi decisi a farlo. Naturalmente parliamo di un’epoca in cui i video erano molto diversi da quelli di adesso”.
“Obiettivamente dell’influenza c’è, e faccio un esempio recente. Giorni fa ho acquistato una nuovissima action figure di Batman e ne ho postato alcune foto sui social. Tantissime persone mi hanno scritto o inviato foto per farmi sapere di aver acquistato la statuetta grazie al mio “suggerimento”. Quindi l’influenza c’è sicuramente, ma è normale quando sei seguito da tante persone che hanno la tua stessa passione, perché bene o male molte di queste poi hanno anche i tuoi stessi gusti. C’è da dire che quest’influenza viene utilizzata anche dalle aziende, naturalmente. Però, dal canto mio, non sponsorizzo mai nulla che non sia nelle mie corde o che non sia qualcosa che comprerei io stesso”.
“I cinepanettoni erano lo specchio della società, come sosteneva il critico Marco Giusti. Era cinema molto popolare, le persone si riconoscevano negli atteggiamenti di quei personaggi. Da questo punto di vista era interessante, un fenomeno sicuramente da studiare. Non in senso positivo però. E credo semplicemente che ad un certo punto questo tipo di comicità è venuto a noia, perché sostanzialmente non aveva più nulla da dire. Non credo neanche di aver contribuito al declino di questo genere. Diciamoci la verità, le persone che seguivano quei video erano le stesse che già odiavano i cinepanettoni. Forse quello che abbiamo fatto noi su YouTube è stato “accompagnare” la tendenza calante, quello si”.
“Dipende. Personalmente, dipende anche da quanto faccio tardi la sera. Ad esempio, per seguire gli spot tv del Super Bowl sono rimasto in live fino alle 4,30 del mattino e mi sono addormentato non prima delle 6. Quindi ci sta di alzarsi anche alle 11 a volte, ma normalmente mi sveglio molto prima. Sbrigo le mail, curo tutti gli aspetti di varie collaborazioni che ho in ballo e, di solito durante la pausa pranzo, registro i miei video. Se riesco a prepararmeli per tempo ne approfitto per pranzare, ma non sempre ce la faccio. Di pomeriggio invece mi dedico alle live. Poi stacco un po’, e di sera nuovamente live”.
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