di Marco Porreca

Il rendimento dell’Inter è notevolmente peggiorato nelle ultime cinque partite; la squadra è infatti apparsa stanca, ottenendo una sola vittoria, arrivata contro la Roma, un pareggio contro il Napoli e tre sconfitte, maturate contro Milan, Sassuolo e Liverpool. Nonostante la squadra di Inzaghi sia ancora in corsa in tutte le competizioni, sembra che stia già sondando il terreno per alcuni rinforzi per il mercato estivo; vediamo di chi si tratta.

Chi lascerà il club?

Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, i profili più caldi sarebbero quelli di alcuni difensori centrali; tutto porta quindi a pensare che ci sarà un’uscita in difesa per i nerazzurri. Il nome del giocatore che probabilmente lascerà il club è quello di Stefan de Vrij. L’olandese ha compiuto recentemente trent’anni, e le sue prestazioni non stanno affatto convincendo, al contrario di quelle di Skriniar e di Bastoni, due punti saldi della squadra. De Vrij, inoltre, andrà in scadenza nel 2023 e non sono previsti incontri per il rinnovo; quasi certamente, quindi, sarà lui a partire, probabilmente alla volta della Premier League.

Stefan de Vrij (@Shutter Stock)

I nomi per la difesa

L’Inter sembra essersi defilata dalla corsa per Ginter, che piace molto al Bayern Monaco. Dunque, sembrerebbe che i nerazzurri abbiano messo gli occhi su Christensen, difensore del Chelsea che andrà in scadenza a giugno. Quella per arrivare al danese, però, non è una strada completamente dritta; infatti, anche il Bayern starebbe cercando un nuovo centrale per sopperire alla partenza di Süle, e tra i candidati per sostituirlo, ci sarebbe proprio il danese, che al momento percepisce 4,5 milioni di euro a stagione.

Inoltre, tra gli osservati speciali ci sarebbe anche Marcos Senesi, difensore argentino e pupillo del vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti. Il centrale, attualmente in forza al Feyenoord, è in scadenza nel 2023, ma si tratterebbe di un’operazione piuttosto onerosa rispetto a quella che porterebbe a Christensen; nonostante ciò, i nerazzurri restano molto vigili su entrambi i fronti.

Andreas Christensen (@Shutterstock)

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Di Marco Porreca

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