di Federico Minelli
Non siamo quasi più abituati alle notizie di solidarietà. Ce n’è una, invece, che arriva direttamente da oltreoceano ed è bellissima. Siamo in Indiana, negli USA, e dobbiamo riavvolgere il nastro fino al 2020, quando la pandemia ancora imponeva il proprio giogo. Anche in un periodo di estrema difficoltà, c’è chi si è distinta per altruismo.
Indiana, partorisce tre gemelline premature, ma è da sola
Tutto parte, come detto, nel 2020. Siamo ad Indianapolis e una giovanissima ragazza di 14 anni, di nome Shariya Small, mette al mondo tre gemelline, nate però con sette settimane d’anticipo. Vengono quindi ricoverate in terapia intensiva neonatale, ed un’infermiera nota qualcosa: la giovane mamma, quando andava in ospedale, era sempre sola.
L’operatrice sanitaria, che si chiama Katrina Mullen, prova ad entrare in confidenza con la ragazza, ma con scarsi risultati. Così è la Mullen che decide di aprirsi per prima: racconta a Shariya che anche lei aveva partorito a 16 anni e poi dato il figlio in adozione. Nasce così un legame molto forte nel corso dei 5 mesi di ricovero delle bambine.
"If you need anything, I will be there for you," the nurse told the teen mother as she left the hospital. And she meant it. Read more: https://t.co/3HR6BSuyJ1 pic.twitter.com/StIwVJ26Ae
— IndyStar (@indystar) March 8, 2023
La decisione di adottare le bambine: una famiglia più che larga
L’infermiera sceglie addirittura di andare a visitare Shariya, che abita nei dintorni della capitale dell’Indiana. Quando arriva, però, la colpiscono negativamente le condizioni della casa e di una delle bambine, decisamente troppo magra, tanto da richiedere un ricovero in ospedale. Si attivano, di conseguenza, i Servizi Sociali, che hanno una proposta particolare.
L’assistente, una volta compresa la situazione, contatta la Mullen, chiedendole se fosse disposta a far vivere con lei non solo le gemelline, ma anche la ragazza. Nonostante avesse già tre figli a casa e altri due ormai lontani dal “nido”, la sua risposta è stata positiva. La notizia, partendo dai quotidiani locali come IndyStar, ha fatto il giro degli Stati Uniti prima e del mondo poi, riconoscendo l’immensa solidarietà dell’infermiera, ora con una famiglia più che allargata.
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