di Federico Minelli
Per la prima volta nella storia della letteratura scientifica, un uomo è stato infettato da un fungo delle piante. Il suo nome è Chondrostereum purpureum ed è solitamente responsabile della “malattia delle foglie d’argento”, ma in India ha colpito un essere umano. Si tratta di un micologo 61enne, che ha dichiarato di non avere mai avuto a che fare con questo specifico fungo.
India, cos’è il Chondrostereum purpureum?
Parliamo di un fungo vegetale che può causare diverse malattie, ma tutte connesse alle piante. Infatti, questo genere di organismi non attecchisce in generale sull’uomo, a causa di diversi fattori. Questo micologo, però, sembra essere stato sfortunato.
Stando a quanto riporta la rivista specializzata Medical Mycology Case Reports, il 61enne si è presentato in ospedale in India con difficoltà a deglutire, voce rauca, tosse e stanchezza generale. Dopo una tomografia computerizzata al collo, i medici hanno individuato un ascesso di pus nella trachea.
Diagnosi e trattamento: fungo sconfitto
I sanitari hanno subito rilevato strutture filamentose come quelle dei funghi, ma non simili a quelle già note. Così, dall’India si è allargata la ricerca, arrivando a ripescare uno studio dell’Oms che ha rivelato il Chondrostereum purpureum come responsabile dell’infezione.
L’ascesso è stato drenato e, dopo due mesi di trattamento con antimicotici, il paziente ha lasciato l’ospedale senza che l’infezione si ripresentasse. Chi lo ha curato, ovvero i medici del Consultant Apollo Multispecialty Hospitals di Calcutta, hanno spiegato così la situazione che si sono trovati a dover fronteggiare: “Questo caso evidenzia il potenziale dei funghi delle piante ambientali di causare malattie negli esseri umani e sottolinea l’importanza delle tecniche molecolari per identificare le specie fungine responsabili”.
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