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Il vero Hannibal the Cannibal: recluso in una cella di vetro

di Redazione NCI

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È la storia di Robert Maudsley, detto Hannibal the Cannibal, il prigioniero più pericoloso del Regno Unito. L’uomo ha perso l’ennesimo ricorso per una pena più “umana”. Il serial killer aveva chiesto di passare il resto del suo ergastolo con gli altri prigionieri, ma il tribunale l’ha respinta ribadendo la sua “estrema pericolosità“.

La storia di Hannibal the Cannibal

Robert Maudsley è un serial killer inglese con alle spalle ben 4 omicidi tra il 1974 e il 1978 , 3 dei quali avvenuti in prigione. All’età di 20 anni compie il primo di quella lunga strada di sangue che lo ha reso celebre, ispirando persino il personaggio di Hannibal Lecter. Fu condannato all’ergastolo dopo l’omicidio di John Farrell, un pedofilo che gli aveva mostrato le foto dei suoi abusi. Successivamente si costituì alla polizia venendo considerato però instabile e per questo consegnato alle cure di un ospedale psichiatrico.

L’aggressività di Robert però non si placò con i farmaci che gli furono prescritti. Al Broadmoor Hospital conosce David Francis, lì per aver molestato dei bambini. Quest’ultimo condannato da Maudsley allo stesso fato della sua precedente vittima. Dopo questi eventi il killer venne condannato a scontare la sua pena nel carcere di massima sicurezza di Wakefield.

È proprio qui che Maudsley esprime il massimo della sua aggressività. Sfuggendo alla sorveglianza delle guardie l’ormai serial killer uccise altri due uomini, uno anch’esso pedofilo e l’altro femminicida della propria moglie. Inizialmente si pensò che in queste aggressioni Maudsley mangiò parte del cervello fuoriuscito dalla testa fracassata di uno dei due uomini uccisi ma questa tesi venne smentita successivamente dalla scientifica. Qui si guadagnò il soprannome di Hannibal the Cannibal.

Hannibal the Cannibal

Condanna a Vita: a whole life order

In seguito agli assassinii che lo hanno reso famoso, Maudsley fu condannato a una condanna a vita. Ciò vuol dire che questa condanna non può essere modificata. Attualmente Maudsley è ancora il più longevo e l’unico prigioniero inglese a detenere questa pena, denominata “a whole life order“.

Data la sua pericolosità e la sua intolleranza nella convivenza con gli altri prigionieri, Robert fu condannato a concludere il suo ergastolo in una cella fatta di vetro antiproiettile grande 5.5 per 4.5 metri. La cella, arredata con mobili fatti di cartone compresso per evitare “incidenti” con le guardie, è sotto costante osservazione 23 ore su 24 escludendo la canonica ora d’aria.

L’ormai 68enne chiese solo la compagnia di un pappagallo, di una TV e di musica classica per rendere la pena più “umana” e vivibile. Se non gli fossero stati concessi il condannato pose come alternativa di consegnargli una pillola di cianuro per porre fine alle sue pene. Tuttavia, non gli fu concesso nulla di ciò che aveva chiesto, neanche la pillola di cianuro.

Oggi Hannibal the Cannibal sconta ancora la sua pena in quella cella di vetro trasparente e la sua richiesta di poter tornare in contatto con qualcuno è stata nuovamente rigettata. Per quanto deplorevoli i suoi atti, c’è da dire che sembra aver agito spinto da una sorta di distorta e malsana “morale”. Ha infatti ucciso solo uomini assolutamente deplorevoli e non innocenti qualunque.

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di Gianmichele Trotta

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