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Il satellite che rivoluziona le previsioni meteo, ecco Mtg-l1

di Lorenzo Scorsoni

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Lo scorso martedì 13 dicembre è decollato il satellite Mtg-L1. La sonda, partita dalla base di Kouron in Guyana francese, comporterà un grande passo avanti nel campo metereologico. Grazie ai suoi numerosi strumenti sarà possibile individuare per tempo i segnali di alcune catastrofi naturali, limitando i danni per quanto possibile.

Il nuovo satellite meteo

Il particolare satellite Mtg-l1 è il primo di sei sviluppati dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) in collaborazione  con Eumetsat, l’organizzazione europea per le sonde meteorologiche. Stando al Corriere della Sera, la costruzione del satellite vede una buona collaborazione italiana, da parte dell’azienda Leonardo. Tra i numerosi strumenti a bordo, ve ne sarà uno in grado di captare precocemente i segnali di uragani e tempeste; riconoscere i segnali di una catastrofe ore prima che possa verificarsi permetterà una rapida evacuazione delle zone a rischio.

Tra le funzioni spicca quella del “cacciatore di fulmini”, in grado di rilevare ogni fulmine in cielo, sia di giorno che di notte. Uno strumento importantissimo, come spiega Carlo Simoncelli,  Lightning Imager Programme Manager di Leonardo, “Nei venti minuti che precedono una tempesta o un tornado, si verifica un significativo aumento dei fenomeni di fulminazione intra cloud. Chiaramente non si tratta di osservazioni semplici, data la velocità del fulmine, la lunghezza d’onda e le dimensioni”.

L’importante innovazione

Gli attuali satelliti di seconda generazione, pur essendo molto efficaci, risultano ancora obsoleti. La grande innovazione del progetto ESA permetterebbe di ovviare a tutte le criticità riscontrate finora: basti pensare ai minuti che i satelliti impiegano a sorvolare l’Europa, che passerebbe a 2 dagli attuali 10. “Si stima in 61 miliardi di euro all’anno il beneficio dei dati satellitari per le previsioni dall’agricoltura ai viaggi”, ha detto Simonetta Cheli, direttore dei Programmi di osservazione della Terra dell’Esa.

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