Con la 19° giornata andata in archivio, si è concluso il girone d’andata della Serie A 2021/21. é dunque il momento di tirare le somme sulla prima parte di stagione delle 20 squadre del campionato, tra squadre rivelazione, conferme e delusioni. Prima però di procedere con la pagella, bisogna fare una precisazione doverosa; i voti, che sono stati decisi di concerto nella redazione, tengono conto solo del campionato.
ATALANTA: 7.5
Ennesima stagione ad altissimi livelli per la Dea, che quest’anno ha tutte le carte in regola per provare ad inserirsi nella lotta scudetto, a patto di non perdere punti preziosi come fatto contro Roma e Genoa. Ad ogni modo, sarà fondamentale il recupero di Muriel, giocatore in grado di spaccare le partite, ma che in questa parte del campionato è ai margini del progetto, oltre all’innesto di una mina vagante come Boga.
BOLOGNA: 7
Ottima prima parte di di stagione anche per i felsinei, che navigano in acque serene al 10°posto. La squadra di Mihajlovic è in netta crescita rispetto alla passata stagione, grazie anche ad una maggior quadratura in difesa. Tuttavia, l’obiettivo non tanto nascosto di raggiungere l’Europa appare ancora come una previsione molto ottimista; manca ancora il quid necessario a fare il salto di qualità. A prescindere da ciò, la prima parte di campionato è molto buona.
CAGLIARI: 4
Piccolo spoiler; è il voto più basso del pagellone, in quanto, a differenza di Genoa e Salernitana, gli isolani hanno una società presente ed una rosa molto competitiva. Ma oltre a questo ci sono tantissimi fattori che giustificano un voto così basso, come ad esempio l’esonero di Semplici per prendere Mazzarri, oppure la gestione dello spogliatoio, in balia dei calciatori sudamericani. Continuando così sarà difficile anche arrivare a 20 punti, figuriamoci a 40.
EMPOLI: 8.5
Senza troppi giri di parole, ci sentiamo di dire che gli azzurri sono la squadra rivelazione di questo campionato. I toscani non partono mai sconfitti, vincono contro Juventus e Napoli, giocano bene e sognano l’Europa. Veramente difficile chiedere di più ad una neopromossa. Unica avvertenza; non bisogna adagiarsi sugli allori come fatto dal Benevento lo scorso anno.
FIORENTINA: 7.5
Rispetto allo scorso anno non c’è paragone, sembra quasi un’altra squadra, ma la vera differenza sta nella guida tecnica. Italiano conferma quanto di buono fatto vedere allo Spezia e fa giocare un ottimo calcio anche ai Viola, concretamente in lotta per una competizione UEFA dopo anni di buio. Piccola pecca, gli scontri contro le altre big sono sempre andati male, tranne che con il Milan. Il prossimo step sarà cercare di vincere anche i big match.
GENOA: 4.5
Come abbiamo detto alla voce Cagliari, i grifoni hanno la “scusante” del solito mercato fatto da Preziosi, ovvero pochi soldi e pessimi risultati. Ovviamente questo va ad aggiungersi ad una squadra con limiti tecnici evidenti, in grandissima difficoltà sotto porta. A gennaio urge una rivoluzione, nei nomi e nelle idee, altrimenti sarà Serie B.
INTER: 8.5
Gli addii di Lukaku, Hakimi e Conte non facevano presagire un campionato semplice per i nerazzurri, ma Inzaghi ha trovato la quadra e la squadra gira a livelli impressionanti. Per quel che vale, l’Inter chiude il girone da campione d’inverno, ma soprattutto rimonta tantissimi punti (11) a Milan e Napoli nelle ultime 7 giornate. Bene, benissimo, ma guai ad abbassare la guardia.
JUVENTUS: 6
Prima di tutto, bisogna fare una premessa (semicit); i bianconeri hanno questo voto perché il mercato estivo ha visto andare via CR7 per Kean, quindi non un affare alla pari, ecco. La mancanza del portoghese si sente, ma la Juventus è comunque vicina al quarto posto, ovvero l’obiettivo stagionale. Difficile chiedere di più ad Allegri, che di certo non ha la bacchetta magica. Diciamo che anche per la Vecchia Signora il mercato di gennaio sarà fondamentale.
LAZIO: 5.5
I biancocelesti non sono lontani dalla zona Europa/Conference League, ma le aspettative erano ben altre; l’arrivo di Sarri faceva pensare ad una squadra in lotta per lo scudetto, invece le prestazioni sono state troppo altalenanti, raramente si è visto il sarriball. Probabilmente il tecnico toscano avrà bisogno di rinforzi molto specifici e Lotito dovrà accontentarlo, quanto meno per dare un senso al suo ingaggio.
MILAN: 8
Poco da dire sul Milan, che quest’anno si candida senza troppi veli al ruolo di anti-Inter. I risultati del lavoro di Pioli continuano ad arrivare, cosa non scontata. Prima parte di girone fenomenale, così come quella del Napoli, mentre l’ultimo periodo ha visto i rossoneri un po’ in affanno, anche per via dei numerosi infortuni. Comunque, sono secondi a 4 punti dai cugini.
NAPOLI: 8
Il discorso sulla prima parte di stagione è uguale identico a quello fatto per il Milan, l’unica differenza è che i partenopei chiudono il girone d’andata al terzo posto, avendo patito di più gli infortuni. Nonostante questo finale in calando, va dato merito a Spalletti di aver rivitalizzato una squadra che con Gattuso sembrava arrivata a fine ciclo.
ROMA: 6
Anche nell’altra sponda del Tevere le aspettative erano alte; ma questo Mourinho può arrivare fino ad un certo punto, poi serve consegnargli una squadra totalmente funzionale alle sue idee; lo Special One ha comunque costruito i suoi successi su squadre stellari, Porto a parte. La vera pecca del portoghese sta nel non aver vinto uno scontro diretto, ad eccezione di quello contro l’Atalanta. Per rientrare in corsa Champions bisogna fare di più, cominciando proprio dal vincere gli scontri da 6 punti.
SALERNITANA: 4.5
Più o meno lo stesso discorso del Genoa, ma se possibile la rosa dei campani è addirittura inferiore per qualità tecniche. L’esonero di Castori continua a non convincere, con Colantuono che arranca in ogni partita. La complicata situazione societaria e il non-mercato estivo fanno il resto; non basta Ribery a coprire tutto questo. Un ritorno in Serie A decisamente brutto, ma più che altro per fattori che prescindono dal campo.
SAMPDORIA: 5
Il voto della Samp è da considerare come una media tra quello meritato per gran parte del girone e quello frutto dei risultati dell’ultimo mese. I blucerchiati partono così così, proseguono malissimo, ma si riprendono nel Derby della Lanterna, evitando così l’esonero a D’Aversa. Sta ora al tecnico ex Parma continuare a risalire la china, anche se il mercato di gennaio rischia non portare nessun rinforzo a Genova; anche qui, la situazione societaria è quantomeno incerta.
SASSUOLO: 6.5
Il Sassuolo ormai è una solida realtà della Serie A, come conferma questa prima parte di stagione; cambiano gli allenatori ma il progetto rimane. Dionisi alla prima esperienza in A sta facendo vedere cose interessanti, anche se forse manca qualcosa per ambire all’Europa. Ad ogni modo, il voto del pagellone rispecchia pienamente la stagione dei neroverdi, capaci di mettere in sofferenza tutte le big del campionato. Manca solo la continuità.
SPEZIA: 5.5
Attualmente sono salvi, ma più per demeriti altrui che per reali meriti loro. Lo Spezia perde l’artefice della miracolosa salvezza dello scorso anno, ovvero Italiano, e l0 sostituisce con un Thiago Motta che ancora non convince come allenatore. Nella prima parte di stagione gli Aquilotti giocano bene ma i risultati non arrivano, perciò il mister cambia sistema di gioco; se possibile, la situazione peggiora. La fortunosa vittoria contro il Napoli probabilmente non svolterà la stagione degli spezzini.
TORINO: 6.5
Rispetto allo scorso anno non c’è paragone che tenga; il Toro gioca senza paura e ottiene dei discreti risultati, navigando in acque tranquille. Probabilmente ci si aspettava di più da Juric, ma il tecnico croato è stato abilissimo a rigenerare una squadra allo sbando. La quarta miglior difesa del campionato è un ottimo pregio, ma, al netto dei vari infortuni in attacco, serve fare di più in zona gol.
UDINESE: 6
La sufficienza c’è tutta ed è meritata, il problema è che da anni ad Udine ci si accontenta di una salvezza tranquilla, decisamente un peccato, viste le potenzialità di alcuni elementi della rosa. Comunque, i friulani hanno un discreto margine sulla zona retrocessione, vantaggio costruito a suon di pareggi, ben 8 in 19 partite. Per il momento bastano a salvarsi, ma sarebbe lecito aspettarsi qualcosa di più; l’organico c’è, manca la volontà di investire nel progetto.
VENEZIA: 6.5
Mister Zanetti sta facendo un piccolo capolavoro nella Laguna; dopo aver riportato in A il Venezia, li sta conducendo ad una salvezza che sarebbe insperata. A differenza di altre squadre, infatti, i lagunari non hanno una rosa qualitativamente eccelsa, tutt’altro, ma gli arancionervoerdi sopperiscono a ciò con un sistema di gioco in grado di mettere in difficoltà molte squadre. A gennaio bisogna però intervenire in ogni reparto, per evitare brutte cadute.
VERONA: 6.5
Tudor ha rivitalizzato una squadra che nella breve gestione di Di Francesco era semplicemente oscena; con il croato è avvenuto il cambio di passo, che ha portato gli scaligeri a vincere contro Lazio e Juventus, giocandosela a testa alta con le altre big. A fine 2021 i gialloblu sono a +13 sul Genoa, quindi con la salvezza già in tasca, occorre però continuare su questa strada.
Questi dunque i voti del pagellone del girone d’andata.
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– Redazione NCC
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