di Domenico Scala

Il mostro di Loch Ness ha da sempre catturato l’immaginazione di tutti. E oggi spunta l’ennesima teoria sul suo conto: secondo un professore universitario potrebbe essere in realtà, anziché un mostro marino… il pene di una balena! Teoria che desta più di qualche perplessità, ma che potrebbe rispondere a molti quesiti.

Il mostro di Loch Ness e quest’ultima bizzarra teoria

Michael Sweet, professore di ecologia molecolare all’Università di Derby, Regno Unito, ha suggerito questa idea su Twitter in un post scherzoso (ma non troppo) ripreso da vari media. “In passato, i viaggiatori e gli esploratori disegnavano quello che vedevano. Ecco perché saltavano fuori molte storie di mostri marini con tentacoli ed appendici che emergevano in superficie, facendo temere che sotto ci fosse qualche essere sinistro. Comunque, in molti casi, erano solo peni di balena”.

Back in day, travellers/explorers would draw what they saw. This is where many sea monster stories come from ie. tentacled and alienesque appendages emerging from the water – giving belief to something more sinister lurking beneath….however, many cases it was just whale dicks. pic.twitter.com/6ZH1nJZvB1

— Prof. Michael Sweet FRSB (@DiseaseMatters) April 8, 2022

Probabilmente, volendo dare una genuina interpretazione al post, il docente voleva soltanto dire che quelli che in passato venivano considerati “mostri marini” potevano essere in realtà parti del corpo di altri animali, o comunque fenomeni del tutto spiegabili. Niente grandi misteri insomma, solo la natura e un po’ di suggestione.

Gli ultimi “avvistamenti”

Come ben sappiamo, non è la prima volta che viene tirato in ballo “Nessie” negli ultimi anni. Nel 2019 alcuni ricercatori sostenevano si trattasse di una gigantesca anguilla, mentre un cittadino del posto contestava che fosse in realtà un grosso pesce gatto. Nel 2014 sul lago erano state avvistate delle strane forme, ma erano probabilmente tronchi di albero portati dal fiume limitrofo. Sempre lo stesso anno, era comparsa una strana immagine nelle mappe di Apple, mai chiarita del tutto. L’anno precedente invece, lo skipper che dal 2011 aveva fotografato varie volte la gobba del mostro, ha ammesso di essersi sempre inventato tutto.

Sul mostro di Loch Ness insomma ci sono davvero moltissime teorie. Alla fine forse non importa risolvere il segreto, e probabilmente neanche c’è davvero qualcuno intenzionato a farlo. Il fascino del mistero d’altronde sta proprio nel non porvi mai fine… così come il ritorno economico dovuto al turismo per la zona!

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