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Il mondo si prepara ad un inasprimento del conflitto russo-ucraino

di Francesco Ferri

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Il mondo continua ad osservare con il fiato sospeso la situazione attuale del conflitto in Ucraina. In seguito alle dichiarazioni del presidente Vladimir Putin e della minaccia dell’utilizzo di armi nucleari, il mondo si prepara ad una risposta concreta. Fra gli USA che preparano le proprie truppe ad un impiego in un potenziale conflitto con Russia e Cina e il sindaco di Varsavia che annuncia uno stanziamento economico importante per la costruzione di rifugi antiaerei.

La minaccia nucleare

Le dichiarazioni di Vladimir Putin in merito non hanno certamente aiutato a calmare gli animi delle potenze mondiali. “Dal punto di vista tecnico-militare siamo ovviamente pronti per una guerra nucleare“. Questo ha annunciato durante un intervista alla televisione di Stato russa Rossiya 1 il presidente Putin. In caso di minaccia allo Stato, alla sovranità o all’indipendenza russa il Paese è pronto ad intervenire con armi di distruzione di massa. Non è la prima volta che il Cremlino mostra i muscoli su queste tematiche ma senza dubbio questa volta ancor di più gli altri Paesi si sono attivati per scongiurare questa ipotesi. Oltre a ciò il presidente ha anche commentato negativamente l’entrata nella NATO da parte della Finlandia e della Svezia:Un passo assolutamente privo di significato dal punto di vista della tutela dei propri interessi nazionali“. Aggiungendo inoltre: “Non avevamo truppe lì, ora ci saranno. Non c’erano sistemi di distruzione lì, ora appariranno.

Varsavia prepara i rifugi antiaerei

Non si è fatta attendere, quindi, una pronta risposta da parte di diversi Paesi europei. Infatti oltre alla Romania che ci ha già pensato, è ora la Polonia a mobilitarsi. Il Sindaco di Varsavia Rafał Trzaskowski ha annunciato che saranno stanziati 117 milioni di złoty (pari a circa 27 milioni di euro) per costruire rifugi antiaerei e implementare diverse misure di sicurezza nei prossimi due o tre anni. Questa mossa farebbe parte di una precisa strategia della Polonia per essere pronta a “qualsiasi eventualità“. Già nel 2022 il governo polacco aveva disposto controlli massicci sui rifugi antiaerei presenti nel Paese per verificarne l’agibilità e “prepararsi allo scenario più buio“. Attualmente a Varsavia ci sarebbero circa 7 milioni di metri quadrati di spazio utilizzabile per essere convertito in rifugi antiaerei, come parcheggi sotterranei o stazioni della metropolitana. Questi rifugi sarebbero inoltre riforniti con acqua ed elettricità, preparando anche gli ospedali ad essere pronti al pericolo, addestrando altresì i cittadini a reagire alle emergenze.

L’addestramento delle truppe USA

Oltre alle città europee anche gli USA si preparano più concretamente ad un potenziale conflitto con Russia e Cina. Gli Stati Uniti stanno infatti intensificando l’addestramento dei propri soldati in ambiente artico, in vista di un possibile futuro conflitto con le superpotenze avversarie in ambienti freddi. A febbraio si è infatti svolta una grossa esercitazione presso il Joint Pacific Multinational Readiness Center vicino Fairbanks, in Alaska. Qui circa 8000 militari dell’11^ divisione aviotrasportata, insieme ad alleati e partner internazionali, si sono addestrati in un contesto bellico glaciale e artico. Una risposta importante e non scontata che specifica come anche gli USA si stiano preparando ad impiegare le proprie truppe in un contesto particolare. I partecipanti all’addestramento hanno sostenuto quanto sia importante ripristinare la prontezza di combattimento dell’esercito in condizioni climatiche estreme, scoraggiando in questo modo un possibile intervento di potenze avversarie nella regione artica, come sottolineato dal colonnello Sean Lucas che ha specificato: “La missione nell’artico, la missione nel freddo estremo, è importante per il nostro esercito e la nostra nazione“.

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