Nell’estate 2018, Andrés Iniesta, una leggenda del calcio che non ha certamente bisogno di presentazioni, lascia il Barcellona per intraprendere un’esperienza calcistica e di vita completamente diversa. Infatti, lo spagnolo si trasferisce al Vissel Kobe, squadra giapponese con sede a Kōbe, situata nell’isola di Honshū.
La città di Kōbe è conosciuta principalmente perché fa da cornice al film di Isao Takahata “Una tomba per le lucciole“, ma ultimamente sta diventando molto popolare in tutto il Paese del Sol Levante grazie al calcio, grazie alla stella della squadra cittadina: Don Andrés.
Prima di Iniesta, al Vissel Kobe, nel 2017 era già arrivato Podolski, stella del calcio tedesco. Sei mesi dopo l’arrivo dell’ex Barcellona, anche David Villa si è unito alla squadra giapponese, formando un super “big three”, come è solito dire in termini cestistici. Al loro arrivo, il Vissel Kobe non aveva vinto nemmeno un trofeo nei suoi 52 anni di storia, ma i tre sono riusciti a cambiare le sorti del club.
Infatti, in seguito all’insediamento del trio europeo la squadra ha iniziato a vincere, trionfando nella Coppa dell’Imperatore nel 2019 e nella successiva Supercoppa giapponese.
Nel 2020, dopo la Supercoppa, Villa si è ritirato, e Podolski ha lasciato il Vissel, ma la squadra, soprattutto grazie al centrocampista spagnolo, ha continuato a ottenere brillanti risultati. Tra questi, la terza posizione nell’ultimo campionato, che gli è valsa i preliminari della Champions League asiatica.
Stando a quanto riporta la Gazzetta dello Sport, i tifosi del Vissel avrebbero deciso di fare un regalo all’ex Barcellona. La squadra ha infatti avviato una raccolta fondi per costruire una statua bronzea di Iniesta, fuori dallo stadio; la cifra attualmente raccolta si aggira sui 130.000 euro.
Lo scopo della statua è quello di rendere omaggio al giocatore per i quattro anni trascorsi in Giappone, che hanno contribuito ad aumentare a dismisura gli introiti del club e della lega stessa, e che hanno reso il 37enne l’idolo di molti bambini in Giappone.
Quella di Iniesta, però, non sarà la prima statua del genere in terra nipponica. Infatti, già Zico nel 1993 aveva visto costruire una statua a lui dedicata dal Kashima Antlers, club in cui ha militato da giocatore per tre stagioni e che ha allenato nel 2009.
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di Marco Porreca
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