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Hustle, la recensione: Adam Sandler incontra il Basket

di Filippo D'Agostino

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Disponibile su Netflix dall’otto giugno, “Hustle” è un film diretto da Jeremiah Zagar. Nel cast troviamo: Adam Sandler, Ben Foster, Robert Duvall, Queen Latifah, Juancho Hernangomez; Jaleel White e Andrea Sooch, María Botto, Nicole Kornet, Jordan Hull e Shaquille O’Neal.

Il film è considerabile una vera e propria “seconda redenzione” da parte di Adam Sandler; l’attore infatti è sempre stato soggetto a numerose critiche a causa della sua cinematografia, spesso per nulla apprezzata dalla critica e dai fan a causa della poca serietà. L’attore ha già provato cambiare il genere nei propri film e l’esempio perfetto è Uncut Gems del 2019, pellicola dove l’attore interpreta un gioielliere. In questo film, invece, Adam Sandler abbraccia la sua vera passione nella vita reale e porta sullo schermo il vero mondo della pallacanestro.

Uno scout alla ricerca di un talento

Come mostrato anche nei vari trailer rilasciati da Netflix, possiamo vedere Stanley Sugarman, interpretato da Adam Sandler, alla ricerca per vari continenti di un giocatore chiave che possa aiutare i Philadelphia 76ers, nobile franchigia NBA decaduta. Ricerca che non soddisfa il talent scout, che infatti torna in madrepatria a mani vuote. Successivamente, il proprietario della squadra, interpretato da Robert Duvall, comunica a Stanley che sarebbe diventato il vice-allenatore della squadra. Sogno che però sfuma: poco dopo la squadra passa di proprietà al figlio, e Sugarman viene costretto a tornare al suo vecchio lavoro. Fortunosamente però durante un viaggio in Spagna incontra di Bo Cruz, giovane ragazzo che gioca nei campi da basket della propria città e che ha un talento straordinario.

Netflix e Adam Sandler concludono un doppio colpo

La pellicola è un elogio al mondo del basket da parte di Adam Sandler; l’attore dà il meglio durante la visione della pellicola, unendo sia il suo lato drammatico che quello comico ma con un giusto dosaggio equilibrio. L’interpretazione è in assoluto una delle migliori dell’attore; una nota di merito va anche a Juan Hernangómez, vero giocatore NBA e interprete di Bo Cruz, che mostra discrete doti attoriali. La chimica tra i due protagonisti è fenomenale e funziona molto bene in tutti e tre gli atti del film.

Come anche Uncut Gems, questo Hustle per Netflix è stato un’arma a doppio taglio, visto il cambio genere da parte della Madison Pictures; visto però il successo che il film probabilmente avrà, Netflix potrebbe essere lieta di portare prodotti simili con Sandler.

 

Hustle

Cosa non ha funzionato in Hustle?

Anche se l’interpretazione dei personaggi ha funzionato molto bene, alcune scene non sono state degne di nota, specialmente quelle dell’atto centrale: gli allenamenti mostrati sono troppo lunghi e molto spesso ripetitivi, la caratterizzazione della famiglia di Stanley è assente e spesso fa sembrare che al protagonista importi molto più del proprio lavoro. Infine alcune scene molto lente e superflue, si sarebbero anche potute tagliare.

Pro

  • La chimica tra Adam Sandler e Juancho Hernangomez
  • Interpretazione di Adam Sandler
  • La fotografia e le location scelte
  • Costruzione del terzo atto

Contro

  • Caratterizzazione della famiglia di Stanley
  • Alcune scene come gli allenamenti troppo lunghe ed anche evitabili

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