Dinosauri (@Shutterstock)
I paleontologi del sito di Quebrada Santo Domingo hanno portato alla luce qualche settimana fa l’intero scheletro di una specie di dinosauro precedentemente sconosciuta: l’Huayracursor jaguensis.
Ci troviamo in quella che è l’attuale nord-ovest dell’Argentina, dove i paleontologi hanno portato alla luce un nuovo assemblaggio di fossili del triassico. Le loro scoperte includono uno scheletro quasi completo di una specie di dinosauro precedentemente sconosciuta, nonché diversi altri fossili.
La nuova specie è stata chiamata Huayracursor jaguensis.
Si tratta di un membro primitivo del sottogruppo dei Sauropodomorpha, che comprende un ampio gruppo di dinosauri saurischi prevalentemente erbivori, tra cui i celebri sauropodi dal collo lungo e corpo massiccio, ma anche forme più primitive e di piccola taglia. Quando indichiamo un dinosauro come “saurisco” significa che ha il bacino “da rettile” (in contrasto con i “ornithischi ” ovvero con bacino “da uccello”).
L’antico animale aveva un collo considerevolmente lungo ed era un erbivoro. Dal suo scheletro sembrerebbe relativamente piccolo, con una lunghezza di circa due metri e un peso di 18 chilogrammi. Il suo scheletro è stato trovato a oltre 3.000 metri di altitudine sulle Ande argentine.
Si pensa sia vissuto durante l’era carnica del Triassico superiore, circa 230 milioni di anni fa. “L’era carnica segna un intervallo cruciale nell’evoluzione dei tetrapodi, preservando le prime registrazioni di diversi cladi importanti, tra cui i dinosauri“, hanno detto il dottor Martin Hechenleitner, paleontologo presso il Centro Regional de Investigaciones Científicas y Transferencia Tecnológica de La Rioja e CONICET, e colleghi. Il Triassico superiore è infatti un era di grandi cambiamenti negli ecosistemi del pianeta terra. In questo periodo sono infatti comparsi i primi dinosauri e gli antenati dei mammiferi.
Ossa selezionate dell’olotipo Huayracursor jaguensis. Credito immagine: Hechenleitner et al., doi: 10.1038/s41586-025-09634-3.
Si tratta di “un dinosauro nuovo perché presenta due caratteristiche chiave: un collo considerevolmente più lungo e dimensioni maggiori rispetto alla maggior parte dei suoi contemporanei. Questi aspetti confermano una comparsa molto precoce e sincrona di entrambe le caratteristiche, fondamentali per la storia evolutiva dei sauropodomorfi” spiega il ricercatore Martín Hechenleitner. Grazie alla natura quasi completa del fossile, Hechenleitner ritiene che diventerà un punto di riferimento per lo studio dell’evoluzione precoce dei sauropodomorfi e dei dinosauri in generale.
Fonti: Ansa, Sci News, Wikipedia, Wikipedia.
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