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Hogwarts Legacy torna a mostrarsi nell’ultimo Showcase!

di Francesco Greco

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Hogwarts Legacy è uno dei giochi più attesi del 2023, con sempre più fan che faticano a trattenere l’hype. Il titolo continua così a mostrarsi in tutta la sua spettacolarità, convincendo sempre di più gli appassionati; e se Warner Bros. e Avalanche Studios ci avevano già soddisfatto con i diversi trailer e video di gameplay, rimarremo ancora più stupefatti delle novità mostrate nell’ultimo Showcase dedicato al prodotto. Alle ore 19 dello scorso venerdì si è infatti tenuto un lungo approfondimento su molte meccaniche di gioco, dall’editor del proprio personaggio alle interazioni che potremo avere col mondo in cui andremo a immergerci…

Che aspetto avremo come studenti di Hogwarts?

All’inizio del Gameplay Showcase ci è stato mostrato quello che sarà l’editor del nostro personaggio. La personalizzazione sembra davvero ricca e l’editor pare che ci possa offrire tutti gli strumenti necessari per creare il nostro avatar Mago (o Strega) perfetto. Potremo modificare pressoché qualunque aspetto del futuro studente di Hogwarts, dalla tonalità della voce ai lineamenti facciali.

Il team ha tenuto a precisare che non potremo cambiare i tratti del personaggio dopo averlo creato, anche se nel gioco saranno presenti alcuni luoghi in cui modificare piccoli dettagli; visitando il Villaggio di Hogsmeade, per esempio, potremo recarci presso il barbiere per cambiare la nostra acconciatura. Sarà sempre durante la creazione del personaggio che dovremo scegliere la difficoltà di gioco, tra i classici Storia, Facile, Normale e Difficile

 

hogwarts legacy

L’editor del personaggio in Hogwarts Legacy

L’elaborata interfaccia di Hogwarts Legacy

Una buona parte della conferenza è stata dedicata anche all’analisi e spiegazione dell’interfaccia di gioco. La UI infatti, ricopre un ruolo essenziale nell’esperienza ludica e il team di Avalanche sembra essersi impegnato al massimo per rendere il gameplay il più pulito e intuitivo possibile. Nell’angolo in basso a sinistra, è presente una classica minimappa che ci mostrerà tutti i punti di interesse. Nonostante la sua utilità, gli sviluppatori hanno pensato anche a chi potrebbe preferire un’esperienza più immersiva, dando la possibilità di disattivare tale funzione; al fianco della mappa troviamo anche la ruota degli oggetti magici, accessibile premendo L1.

Sul lato opposto, troviamo invece l’interfaccia dedicata al combattimento. L’elemento più importante è senza dubbio la rosa degli incantesimi, da cui potremo lanciare velocemente quattro magie a nostra scelta tra le venti che potremo apprendere nel corso del gioco. Lì vicino troviamo anche due icone particolari, attivabili tramite il d-pad. La prima a sinistra, rappresentata da un bulbo oculare, serve per quegli incantesimi definiti come “essenziali” dal team di sviluppo; in poche parole, queste sarebbero le magie che potremo usare solo in specifici contesti di gioco e di cui, dunque, potremmo avere sempre bisogno. La seconda, a destra, è invece la griglia a cui potremo accedere a tutti gli incantesimi disponibili nel gioco.

Gli ultimi due elementi della HUD sono due barre; quella verde è, banalmente, la barra della vita con indicato vicino il numero di pozioni di cura rimaste; quella, invece, rimarrà (per ora) avvolta nel mistero. Molti degli elementi citati potranno inoltre essere impostati come visibili o meno, in modo da favorire anche l’esperienza di gioco di chi preferirà l’immersione nel mondo di gioco

L’esplorazione del castello più famoso del mondo: Hogwarts

Una delle parti più corpose dello showcase è stata dedicata all’esplorazione del castello e di buona parte delle location più famose e non di Hogwarts. Il protagonista è partito dalla sala comune della sua casa (in questo frangente, Tassofrasso o Tassorosso), passando davanti a numerosi compagni che interagivano tra di loro, parlando e giocando animatamente, in maniera piuttosto credibile. La realizazzione stessa della sala comune è sembrata piuttosto notevole, con numerosi dettagli a schermo e spunti di design piuttosto interessanti.

Lo stesso si può dire del prosieguo, che ci mostra scorci di sotterranei, saloni, corridoi e stanze che hanno restituito l’atmosfera magica di Hogwarts. Dopotutto, non è per casualità che il materiale di riferimento siano proprio i romanzi originali di J.K. Rowling, sia per quanto riguarda gli esterni che gli interni.

 

 

Questo si nota soprattutto durante le riprese degli esterni, dove dai giardini è possibile vedere i torrioni del castello e ricondurre ogni singolo passaggio e percorso ai luoghi a noi familiari. Anche come sottolineato dal game director Alan Tew, uno dei punti forza di Hogwarts Legacy sarà proprio quello di consentirci di riconoscere con facilità i luoghi che ci circondano, specialmente se siamo appassionati del mondo magico. Tuttavia, si è notata la non troppo trascurabile lentezza nell’apertura delle porte; un problema che dopo un certo numero di ore può contribuire a rallentare di molto la navigazione della mappa. Tuttavia, è una problematica facilmente risolvibile e che immaginiamo verrà corretta nel tempo che ci separa dall’uscita definitiva del gioco.

“Vieni con me, così ci fate amicizia”

Le interazioni con gli NPC in giro per la scuola sembrano piuttosto promettenti: all’interno dello showcase, il protagonista intraprende un dialogo con una compagna di scuola, che racconta di chiavi magiche e armadi nascosti, alla quale si può rispondere con tre alternative differenti. Le meccaniche RPG sicuramente influiranno nelle risposte che potremmo dare, dando varietà nelle esperienze dei singoli videogiocatori e conducendo verso finali diversi o quest secondarie.

Sebbene le interazioni mostrate sembrino avere un grande potenziale, temiamo anche una possibile piattezza di risposte e conseguenze, dando poco spazio al roleplay vero e proprio. Dopotutto, a nessuno piace quando le proprie scelte sono nulle rispetto ai personaggi e alla trama…

Not a walking simulator: il combat system di Hogwarts Legacy

La parte conclusiva dello showcase è stato invece dedicato ai combattimenti tra maghi, che come numerosi altri aspetti, promette molto bene: il gran numero di incantesimi e i numerosi slot che avremo a disposizione sono un connubio perfetto per un combattimento vario e divertente. La rotazione degli incantesimi sarà associata alla pressione del dorsale destro, garantendo una certa velocità e flessibilità all’interno dei fight più frenetici. Gli indicatori sui nemici hanno inoltre sottolineato la necessità nell’utilizzare incantesimi diversi, per adattarci ad ogni situazione, dal semplice rompere la difesa all’attacco più efficace.

 

 

Abbiamo notato anche una certa attinenza anche con un combat system che è già ben noto: il freeflow. Il sistema di combattimento nato dalla serie Arkham e poi adottato dalla stessa Avalanche in Mad Max, sembra aver fatto ritorno in una forma nuova: nonostante i fight siano essenzialmente “ranged-locked“, niente ha impedito agli sviluppatori di riadattarli agli incantesimi, studiando un contrattacco che rispedisce gli attacchi nemici al mittente.

Ad inspessire il sistema basato sulla magia, ci sarà anche un impianto dedito al potenziamento degli incantesimi, in modo da avere danni maggiorati, cooldown migliorati e quindi più veloci. Questo naturalmente darà modo ai giocatori di specializzarsi e creare build su misura del mago che si vuole essere.

Com’è Hogwarts Legacy dalle prime occhiate?

Se le atmosfere e gli ambienti risultano più che convincenti e il combat system sembra essere piuttosto corposo, preoccupano alcuni lati più tecnici mostrati nello showcase: primo fra tutti, i dolorosi 30 frame per secondo a cui girava il gioco. Nonostante sia stato annunciato anche per le console della vecchia generazione, non sarebbe perdonabile un trattamento del genere per chi invece, comprerà il gioco in versione PlayStation 5 e Xbox Series, visto quanto accaduto con Gotham Knights. Questo è un grande interrogativo, che avrà risposte solo il prossimo 10 febbraio, all’uscita del titolo…

Di Lorenzo Fazio e Francesco Greco

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