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Hocus Pocus 2, la recensione: le streghe non muoiono mai

Disponibile su Disney+ dal 30 settembre 2022 Hocus Pocus 2 è un film diretto da Anne Fletcher; la pellicola è il sequel del famoso cult “Hocus Pocus” del 1993. Nel cast troviamo: Bette Midler, Sarah Jessica Parker, Kathy Najimy, Doug Jones, Whitney Peak, Lilia Buckingham, Belissa Escobedo, Sam Richardson, Tony Hale, Hannah Waddingham, Froy Gutierrez, Juju Brener, Taylor Paige Henderson e Nina Kitchen.

Alla regia non troviamo più Kenny Ortega, ma Anne Fletcher. L’inaspettata assenza del regista del primo capitolo è stata causata da alcuni impegni d’agenda con altri prodotti cinematografici e televisivi.

Dove ci eravamo lasciati con le sorelle Sanderson? (ALLERTA EVENTUALI SPOILER SUL CAPITOLO 1)

Il film uscito nel 1993, si apriva con una scena ambientata nella Salem del 1693. Thackery Binx assiste alla fuga della sorellina Emily dopo che viene stregata da Sarah, una delle tre sorelle Sanderson. Thackery, dopo aver fatto allertare i membri del proprio villaggio, segue la sorella diretta nel cottage delle streghe. Il piano di quest’ultime è far bere una pozione alla giovane, per poi prosciugare la sua energia vitale e così ringiovanire. In seguito, dopo aver provato a combattere contro le tre streghe, Thackery viene trasformato in un gatto nero e condannato a vivere per sempre con il senso di colpa per non aver salvato Emily. Infine vediamo i membri del villaggio accorrere nel cottage delle sorelle e apparentemente ucciderle per impiccagione.

Successivamente vi è un salto temporale di 300 anni, precisamente durante la festa di Halloween del 1993. Max Dennison porta la sorella Dani a fare dolcetto o scherzetto. Qui successivamente incontrano Allison, una compagna di scuola di Max. I due vengono invitati dalla ragazza ad andare nel cottage delle sorelle, ora diventato un museo e gestito dalla madre di Allisson. Max accidentalmente resuscita le tre streghe tramite la candela dalla fiamma nera; le sorelle, appena tornate, provano a succhiare l’anima di Dani, ma Max la salva. I tre fuggono, portando con loro il libro degli incantesimi di Winifred; il gruppo viene accompagnato da Thackery, ormai diventato un gatto, in un cimitero, zona sicura perché, essendo terreno consacrato, inaccessibile alle tre streghe. Verso la fine del secondo atto, i tre riescono apparentemente a uccidere le tre streghe, ma successivamente quest’ultime tornano in vita a causa di un loro incantesimo.

Nell’intento di provare a far tornare nella forma umana Thackery, Max e Allison aprono il libro degli incantesimi e rivelano la loro posizione alle sorelle Sanderson. Le tre streghe provano a dare la pozione alla sorella di Max, ma il ragazzo riesce a berla. Poco prima che venga prosciugato, sorge il sole che trasforma in pietra le tre megere.

 

Hocus Pocus 2, la trama

Il film si apre rispondendo, tramite un flashback, a uno dei più grandi punti interrogativi dei fan del primo capitolo: quale era l’effettiva backstory delle sorelle? Successivamente, catapultati nella Salem di oggi, facciamo la conoscenza delle giovani protagoniste della pellicola, Becca e Izzy. Due ragazze, che in occasione del compleanno di una di loro, decidono di accendere una candela offertagli dal proprietario dell’ex cottage delle Sanderson, ora trasformato in un negozio di Halloween. Dopo aver acceso la candela però, che altro non era che quella della fiamma nera, le sorelle Sanderson tornano a Salem. Oltre a dover affrontare i loro problemi con le giovani ragazze, dovranno farlo anche con i progressi tecnologici.

Un elemento che allunga la trama e la migliora

Come detto prima, all’inizio della pellicola è presente un flashback contenente le origini delle sorelle Sanderson. Sia a partire dalla loro classica vita da bambine fino all’incontro con la strega madre che darà loro i poteri. Anche se per diverse persone questo elemento dal trailer potesse sembrare inutile ai fini della trama, è invece cruciale. La mitologia da “strega” viene analizzata finalmente in maniera dettagliata, sia a partire dalle origini che ai rimandi a potenziali altri gruppi di streghe presenti nel mondo.

 

I remake sono sempre un’arma a doppio taglio?

Quando si parla di remake o di sequel dedicati a dei cult del cinema quasi sempre si è titubanti sulla buona riuscita della sceneggiatura. Gli esempi di flop nella storia sono tantissimi, e quasi sempre le critiche si vanno a concentrare sui sequel o remake di prodotti usciti dopo un grande lasso di tempo dal primo capitolo.

Il primo Hocus Pocus è considerato da tutti uno dei cult targato Disney più famoso degli anni. Ma, a ben guardare, la critica non lo promosse a pieni voti a suo tempo, anzi: i voti furono piuttosto bassi. E il sequel sembra procedere sulla stessa strada. Il film non ha ricevuto i migliori plausi da parte dei giornalisti e in molti hanno deciso di considerarlo inferiore al al primo capitolo. In realtà, a parer nostro perlomeno, non è cosi. La pellicola presenta un’ottima sceneggiatura, superiore al primo capitolo, come confermato anche dal parere del pubblico.

Un ritorno al 1993… ma anche con gli effetti speciali

Un malus che sicuramente potrebbe essere accostato alla pellicola è quello inerente ali effetti visivi. In questo caso diverse scene sono davvero scadenti e di bassa qualità, specialmente contando sia i costi di produzione che l’anno di uscita. Le scene più deboli sono quelle in volo, ma fortunatamente le restanti, specialmente quelle in cui vengono utilizzati poteri magici, sono migliori. Inoltre le scenografie di diverse scene sono ben rese e vanno a ricordare molto l’uso artistico degli anni ’90.

 

 

Considerazioni finali

Concludendo, Hocus Pocus 2 è un ottimo prodotto che sicuramente verrà apprezzato da tutti, sia da chi ha visto il film nel 1993 che ora. La sceneggiatura presenta un’ottima realizzazione. La comicità e la parte musical sono gestite alla perfezione. L’unico punto in cui va a peccare sono gli effetti visivi. Sicuramente un’ottimo film, superiore al primo capitolo, e consigliabile a qualsiasi spettatore di tutte le età.

 

Pro

  • Una buona scrittura della sceneggiatura, promossa insieme alla realizzazione del musical;
  • Una buona scelta è stato l’analizzare la back-story delle tre sorelle;
  • Ottime scenografie, sia per i flashback che per le scene ambientate nel presente.

Contro

  • Una pessima realizzazione degli effetti visivi.

Per altre recensioni e restare sempre aggiornato sulle news provenienti da tutto il mondo, continua a seguirci su Nasce, Cresce, Streamma. Ecco a voi alcune delle nostre recensioni:

Filippo D'Agostino

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