Russia, la ritirata era solo un bluff? Spunta un indizio

Come riportato da testate straniere, l’ipotesi che la Russia e Putin abbiano solo bluffato annunciando una ritirata nella giornata di ieri avanza. Dei satelliti hanno fotografato un ponte che attraversa il fiume Pripyat, situato sul confine Bielorusso-Ucraino.

Una mobilitazione segreta

Più di 7000 uomini e la creazione di nuove strade, unite a questo ponte sono state tenute segrete.  Rimane poco chiaro se questa sia opera della Russia o dei loro alleati Bielorussi, con cui Mosca coordina esercitazioni comuni. Alcune fonti definiscono questo un potenziamento importante per un’eventuale invasione verso Kiev.

La costruzione di questo ponte segreto pare essere tutt’altro che casuale, data la sua posizione particolarmente strategica. Situato in territorio Bielorusso esso è a soli sei chilometri di distanza dal confine con l’Ucraina, vicino alla zona danneggiata dal reattore nucleare di Chernobyl.

Spaventati da un conflitto tutt’altro che scongiurato, fonti NATO ed Ucraine rimangono ancor più in allerta, dal momento che gli analisti temono questo ponte possa essere uno dei potenziali passaggi a disposizione delle forze Russe in esercitazione per superare il confine.

Il ministro della difesa Bielorusso ha annunciato settimana scorsa che unità militari Russe si sono esercitate ad ”attraversare una barriera d’acqua” lungo il fiume Pripyat.

La situazione dopo un riavvicinamento almeno di facciata tra le parti, appare essere nuovamente molto tesa, si attendono nuove mosse e dichiarazioni da parte della NATO.

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Di Enrico Tiberio Romano