Il Ragnarok è finalmente arrivato. Dopo quattro anni dall’ultimo capitolo, finalmente, “God of War: Ragnarok” è disponibile su tutti gli scaffali, fisici e digitali targati PlayStation, almeno finché non arriverà su PC. Ad ogni modo, abbiamo potuto provare l’ultima fatica di Santa Monica Studios per qualche ora al day-one, e le prime impressioni a riguardo non possono che essere positive; quello che si prova nei primi momenti di gioco è un misto di adrenalina ed epicità. La domanda che però si pongono in molti è: questo Ragnarok rispetterà le alte aspettative?
Le primissime ore di gioco, per chiunque abbia già provato “God of War: Ragnarok” sono state certamente segnate da un ritmo frenetico da una tensione in crescendo; gli sviluppatori di Santa Monica Studios sono così riusciti in pieno a “ricominciare” esattamente da dove avevano lasciato. Appena “mettiamo piede” nel mondo norreno creato dallo studio californiano, l’impressione è come se non avessimo mai chiuso il viaggio di Kratos e Atreus.
Oltretutto, Santa Monica Studios ha anche avuto la brillante idea di inserire un rapido video recap visionabile proprio nel menù iniziale; si tratta di un piccolo riassunto per rinfrescare la memoria di chi lo ha giocato anni fa e non ha avuto voglia o tempo di rigiocare il capitolo del 2018. Una volta avviata la nuova partita si viene catapultati direttamente in-game, con un impatto visivo ed estetico eccezionale sin da subito. L’avventura di Kratos e suo figlio riprende così durante il Fimbulvetr, l’inverno di tre anni che precede il Ragnarok. E una volta ripreso il controllo del nostro protagonista, quello che si apre davanti è l’inizio di un racconto epico…
Piccolo disclaimer: finora non ci sono stati nessun tipo di spoiler e l’articolo rimarrà pressoché spoiler-free, anche perché siamo arrivati solo alle fasi iniziali del gioco. Quello che vedrete o che leggerete tratterà quindi solo le prime due/tre ore dell’avventura. Detto ciò, il gioco si apre nella grotta che si vede nel trailer ufficiale, con Kratos che intaglia delle frecce e Atreus di ritorno da una prolifica caccia. Una bufera di neve fa da sfondo ad un rapporto padre-figlio ancora non idilliaco. Ma non passano neanche cinque minuti che il ritmo va subito alle stelle e vecchie conoscenze tornano a farci visita.
Infatti, mentre padre e figlio tornano a casa, Freya sorprende i due dei e chiarisce sin da subito che quello che cerca è la vendetta nei confronti di Kratos. Una volta rincasati e sfuggiti alla ex-moglie di Odino, sembra che il ritmo cali. Ma così non è. A questo punto “God of War: Ragnarok” “ricomincia” dal finale nascosto del capitolo del 2018; alla porta “bussa” (per usare un eufemismo) Thor, che vuole fare una chiacchierata con il dio greco. Un plauso va assolutamente fatto a Santa Monica per aver creato sin da subito una scena così ad alta tensione, come non siamo abituati a vedere in un videogioco.
Da qui il gioco inizia per davvero. Iniziano le scazzottate, le scene ad alta tensione, la musica epica e una regia magistrale su tutto; e più continui a picchiare, camminare, ascoltare e vedere, e più ne vuoi. L’inizio di “God of War: Ragnarok” è pura magia, rafforzata e supportata da un sistema di movimento e combattimento migliorati. Ma non aspettatevi una rivoluzione; come detto anche da Eric Williams, director di “God of War: Ragnarok“, “i sequel non innovano, migliorano e basta“. E così infatti sembra essere.
Dopo tutte le sensazioni di adrenalina ed epicità che il titolo ci fa provare una volta preso il pad in mano, il riscontro a livello di gameplay è dei migliori. “God of War: Ragnarok” migliora quello che già funzionava nel capitolo precedente, limando alcune imperfezioni o sbavature. Il combat system è più tosto (da tenere in considerazione ovviamente il livello di difficoltà scelto), ma anche più reattivo e immersivo; usare Leviatano e le Lame del Caos non è mai stato così soddisfacente. Ovviamente, il discorso va contestualizzato. Nelle fasi iniziali, infatti, non si avranno a disposizioni tutte le mosse e le combo, ma comunque i combattimenti risultano molto divertenti.
Anche l’esplorazione al di fuori dai combattimenti è stata di gran lunga migliorata. Interessantissimo è inoltre l’uso che ora Kratos farà delle Lame del Caos; queste verranno ora usate come una specie di rampino per arrampicarsi verso degli appigli. Ciò contribuisce ad una verticalità maggiore e ad un level design più vario. Anche gli enigmi ambientali sono stati migliorati, sempre grazie ad un uso più creativo delle armi di Kratos.
In conclusione, “God of War: Ragnarok“ sta rispettando tutte le aspettative (a dire il vero anche troppo alte a tratti) che si portava con sé. Insomma, le prime ore di gioco non hanno deluso, e se il buongiorno si vede dal mattino, il Ragnarok segnerà indubbiamente ogni giocatore che lo affronterà. Ricordiamo che “God of War: Ragnarok“ è disponibile su PlayStation 5 e PlayStation 4. Per altre notizie e approfondimenti continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Respawna.
Potrebbero interessarvi anche:
Robert De Niro riceverà la Palma d’oro alla Carriera durante la cerimonia di apertura del…
Quattro nuove stagioni. Un nuovo record. E una certezza assoluta: Springfield non chiude i battenti.…
The Duskbloods è il nuovo PvPvE di From Software, annunciato nel recente Nintendo Direct come…
Sono arrivati i dati ufficiali e Un Film Minecraft ha fatto il botto: nel suo…
Pochi giorni fa il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Meloni, ha approvato il…
Venerdì 28 marzo Eleonora Fabris, una giovane ragazza di Bassano del Grappa, ottiene la laurea…