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God of War Ragnarok: la dedica in game per uno sviluppatore scomparso

God of War Ragnarok, partendo dalle basi del suo predecessore del 2018, va a presentare una componente open map decisamente più sviluppata. Sono presenti infatti molte più missioni secondarie, che presentano anche una scrittura notevolmente migliorata. Tra queste, è presente una quest intitolata “Across the Realms“, dedicata ad uno sviluppatore che è venuto a mancare nel 2020.

God of War Ragnarok, Across the Realms

La missione secondaria è dedicata allo sviluppatore di Santa Monica Jake Snipes, che stava lavorando al progetto come Gameplay Programmer. La missione è nata come un semplice omaggio, ma nasconde un profondo messaggio d’amore nato dal forte rapporto tra Snipes e Sam Handrick, Senior Gameplay Programmer. I due infatti erano legati sentimentalmente, ed è stato proprio Handrick che ha voluto condividere la nascita ed il significato della quest sul suo profilo twitter. Come si legge nei tweet, lo sviluppatore scrive:

“C’è una cosa molto speciale per me in God of War Ragnarok. L’ho proposta e il team l’ha trasformata in tutto ciò che ho sempre desiderato. Speravo di aspettare un altro po’ di tempo prima di parlarne, ma voglio condividerlo adesso. È la ballata di Jari e Somr. Non è una missione della storia principale, bensì un “Favore” che potete scoprire, dunque sentitevi liberi di cercarlo da soli. Potreste aver notato questi cuori in giro per i regni. La loro storia è legata all’uomo che amavo più di ogni altra cosa. Ho incontrato Jake Snipes quando si è unito a Santa Monica Studio nel 2019. Abbiamo lavorato a God of War Ragnarok assieme, entrambi amavamo Carly Rae Jepsen e Death Note, e presto siamo diventati amici intimi. Non molto tempo dopo siamo diventati qualcosa di più. Jake era ed è la luce della mia vita”

I due infatti sognavano di lasciare un piccolo simbolo del loro amore all’interno di God of War Ragnarok, primo progetto in cui hanno potuto lavorare insieme, e dal quale è nato il loro rapporto. Snipes pensava di inserire nel gioco un cuore con le loro iniziali scritte con le rune nordiche, ma nel mentre purtroppo è scomparso a causa dell’epilessia. Il loro sogno però, alla fine, si è realizzato. Il ricordo di Jake Snipes vivrà in God of War Ragnarok sotto forma di cuori verdi dipinti sulle rocce dei reami.

Come completare la missione

Per iniziare la missione secondaria è necessario trovare un taccuino a Midgard, ad Eternal Campfire. Il taccuino si trova per terra, vicino alla panchina e al fuoco; ed al suo interno si trovano i quattro ingredienti per completare una ricetta.

Posizione del Bantam Melon

L’ingrediente sottile, Bantam Melon, si trova a Vanaheim, a The Crater. Questa località si sbloccherà dopo aver completato un’apposita missione ed aver sbloccato quindi la regione. Per ottenere l’ingrediente sarà necessario recarsi a sud, nella giungla, abbattere la diga per riportare l’acqua nella valle e recarsi quindi a The Sinkholes, una posizione sul lato est di The Crater, per trovarlo in un Mystical Gateway.

Posizione del Elven Cap

Per l’ingrediente Elven Cap, sarà necessario raggiungere Alfheim e The Forbidden Sands. Qui bisognerà procedere attraverso il canyon, arrivando al lato sud-ovest della zona. L’ingrediente si troverà dietro un pilastro caduto, accanto ad una cassa di Nornir.

Posizione della zucca nordica

La zucca nordica si trova vicino ad Eternal Campfire, ed ha un simbolo simile a quello che si trova sulla parte anteriore del taccuino.

Posizione di Prongfruit

Questo ingrediente si trova a Svartalfheim, nella fucina. Bisognerà prendere il carrello da miniera dall’ufficio di Durlin e raggiungere la montagna. Una volta arrivati in cima si dovrà attraversare la fucina, cercando un simbolo sul muro accanto ad una cassa di Nornir.

Una volta scoperti tutti e quattro gli ingredienti, bisognerà portarli a Midgard, ad Eternal Campfire, dove dovranno essere messi dentro il calderone per completare la side quest. Vi consigliamo, se non lo avete già fatto, di vivere e scoprire questa missione secondaria, che vi farà scoprire “un fuoco che non smette mai di bruciare”.

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Riccardo Rizzo