Tra le infinite armi utilizzate dal generale spartano per spargere sangue divino figurano anche il martello del re barbaro Alrik, la Lancia del Destino e le Lame dell’Esilio. Il primo è appartenuto ad un uomo ucciso dallo stesso Kratos grazie alle sue fidate Lame del Caos; lento, possente e incredibilmente potente, il martello del re barbaro Alrik è sicuramente una delle armi più possenti presenti in God of War.
Tra le file dell’arsenale dello spartano troviamo anche un’altra lancia: la Lancia del Destino. Questa è capace di estendersi e di colpire rapidamente i nemici, ma non è tutto; la Lancia del Destino, infatti, è in grado di generare dei cristalli violacei pronti per esplodere e infliggere ingenti danni ai nemici nelle vicinanze. Infine, troviamo le Lame dell’Esilio, utilizzate nel terzo capitolo della serie principale per compiere (finalmente) la tanto attesa vendetta. Queste lame prendono il nome di Lame dell’Esilio per simboleggiare proprio il tradimento a cui è andato incontro Kratos.
A completare l’arsenale utilizzato durante l’epopea greca ci sono gli Artigli di Ade, i Cestus di Nemea e le Fruste di Nemesi. I primi sono stati rubati da Kratos al Dio dell’oltretomba Ade una volta capitolato. Gli Artigli di Ade sono molto simili alle precedenti Lame del Caos, con alcune piccole differenze. Questi sono caratterizzati infatti da una serie di catene a spillo con due ganci viola alle estremità e permettono a Kratos di evocare le anime dei defunti. I Cestus di Nemea invece, sono dei poderosi guanti in metallo forgiati per assomigliare ad una testa di leone ruggente. I guanti da battaglia appartenevano a Ercole, prima di finire tra le mani di Kratos dopo la sua morte.
Le Fruste di Nemesi invece, sono state forgiate da Efesto, proprio come il Guanto di Zeus, e dovevano essere la rovina del Fantasma di Sparta. I piani del fabbro, però, sono andati in fumo; Kratos, infatti, si è servito proprio delle Fruste di Nemesi per porre fine alla vita divina del Dio del fuoco. Nonostante non si tratti di vere e proprie armi, a concludere l’elenco dell’attrezzatura usata in Grecia dal deicida troviamo le Ali di Icaro. Dopo aver affrontato il vecchio Icaro, morto e finito nell‘Ade per colpa della sua negligenza, Kratos gli strappa le ali dalla schiena per poi impadronirsene.
Siamo quasi giunti alla fine del nostro excursus sulle tantissime armi impugnate da Kratos durante il suo viaggio. Dopo aver visto e analizzato l’arsenale utilizzato per sterminare il pantheon greco, ecco l’equipaggiamento che ritroviamo nelle avventure nordiche dell’ex Dio della guerra. Ovviamente, il primo strumento di morte che ci viene in mente pensando a “God of War“, il capitolo uscito nel 2018, è l’Ascia del Leviatano. L’arma forgiata dai due nani Brok e Sindri, apparteneva alla madre di Atreus e compagna di Kratos, Faye; l’ascia, resa più potente dalle grida di venti troll del ghiaccio, è stata ereditata dal greco dopo la morte di Faye. Oltre all’Ascia del Leviatano, Kratos è munito anche dello Scudo del Guardiano, un guanto che all’occorrenza si tramuta, per l’appunto, in uno scudo.
Adesso non vediamo l’ora di scoprire quali armi utilizzerà il guerriero cinereo in “God of War: Ragnarök“. Voi quali di questi armamenti avete preferito? Per rimanere sempre aggiornati sul mondo del gaming, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Respawna.
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